Olimpiadi, è polemica per le drag queen in versione Ultima Cena. I vescovi: «Presa in giro del cristianesimo»
La destra francese grida allo scandalo, l’ira di Salvini e OrbanPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Mondo politico francese, e non solo, spaccato dopo la cerimonia d'apertura dei Giochi, «orgoglio» e «schiaffo agli oscurantisti» per la sinistra che esalta gli aspetti «inclusivi» dello show sulla Senna, «vergogna» e «esaltazione del woke» per la destra e l'estrema destra.
A far discutere, soprattutto, lo spettacolo delle drag queen protagoniste di una scena che richiamava l’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci. «Aprire le Olimpiadi insultando miliardi di cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi. Squallidi», scrive sui suoi social il leader della Lega Matteo Salvini. A ruota segue il premier ungherese Viktor Orban che non ha perso l'occasione per lanciare la sua nuova invettiva contro «la debolezza e la disintegrazione dell'Occidente». Lo spettacolo sulla Senna che ha reso omaggio a una Francia multietnica e ha messo in risalto la comunità Lgbtq+ è l'emblema del «vuoto morale», ha attaccato il premier magiaro. «Si perdono gradualmente i legami metafisici, con Dio, la patria e la famiglia» e questo «ha portato all'assenza di moralità pubblica, come si può vedere dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi», ha affermato, aggiungendo che «i valori occidentali, a lungo ritenuti universali, sono considerati sempre più inaccettabili e rifiutati da molti Paesi del mondo» come Cina, India, Turchia e Paesi arabi.
Anche alla Conferenza episcopale francese la scena non è piaciuta: «Pensiamo a tutti i cristiani di tutti i continenti che sono stati feriti dall'eccesso e dalla provocazione di certe scene. Speriamo che comprendano che la celebrazione olimpica va ben oltre i pregiudizi ideologici di alcuni artisti». Una «presa in giro del cristianesimo», «scene di derisione e di scherno del cristianesimo», scrivono in un comunicato stampa, co-firmato dagli organizzatori degli «Holy Games», un programma della Chiesa cattolica per conciliare sport e fede.
Polemiche anche per le prestazioni della cantante franco-maliana Aya Nakamura, la cui scelta era stata contestata da Marine Le Pen fin dall'inizio in quanto "poco rappresentativa" della Francia. Namakura, la cantante francofona più ascoltata nel mondo, non soltanto ha avuto grande successo ma ha cantato accompagnata dalla musica più "francese" che si possa immaginare, quella dei musicisti della Guardia Repubblicana in uniforme, davanti all'Accademia francese. Una provocazione, forse, che la sinistra de La France Insoumise e dei socialisti loda per aver celebrato «i valori della libertà, dell'eguaglianza e della fraternità ai quali sono stati aggiunti 'sorellanza', parità e inclusione». In quella che viene interpretata dalla gauche come «la risposta migliore alla crescita del fascismo e dell'estrema destra, uno schiaffo agli oscurantisti».
Per la senatrice Républicains Valérie Boyer si è trattato invece di «una visione della nostra storia che cerca di ridicolizzare i cristiani». Il portavoce del Rassemblement National, Julien Odoul, ha parlato di «vergogna» per l'apertura dei Giochi, definendola «un saccheggio della cultura francese». Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen, ha denunciato i "J-Woke 2024" con un gioco di parole fra "giochi" e "woke": «Sappiate - ha aggiunto - che non è la Francia che parla ma una minoranza di sinistra pronta a qualsiasi provocazione». Nessun commento da parte di Marine Le Pen, che si è limitata ad un "in bocca al lupo" a tutti gli atleti francesi.
(Unioneonline/D)