Un militante neonazista inglese è stato condannato da un giudice della Leicester Crown Court dopo essere stato trovato in possesso di oltre 60mila documenti contenenti materiale anti-semita, propaganda dei suprematisti bianchi e istruzioni per costruire ordigni esplosivi.

Niente carcere, però. Il giudice gli ha infatti inflitto una pena che nel Regno Unito ha scatenato aspre polemiche. L’imputato – Ben John – 24 anni, dovrà infatti… leggere i classici della letteratura inglese. 

Timothy Spencer, questo il nome del magistrato che si è occupato del caso, in aula ha chiesto a John se avesse letto i libri di Charles Dickens o Jane Austen. Quindi gli ha elencato alcune opere che il giovane dovrà leggere in vista della prossima udienza, fissata per il prossimo 4 gennaio, tra le quali il “Racconto di due città” e “Orgoglio e pregiudizio”.  "Mi dirai quello che hai letto e ti metterò alla prova", ha concluso il giudice, congedando l’imputato, non prima di avergli sospeso la pena a 24 mesi di carcere che gli sarebbe spettata per i reati commessi. 

Come detto, la sentenza ha innescato un polverone. 

L'associazione anti-razzista Hope Not Hate ha infatti chiesto all'ufficio del Procuratore generale per l'Inghilterra e Galles che il verdetto venga al più presto rivisto. Il responsabile del gruppo, Nick Lowles, ha dichiarato: "In questo modo si diffonde il messaggio che gli estremisti di destra violenti possono essere trattati con indulgenza dai tribunali".

(Unioneonline/l.f.)

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