La Russia continua la sua offensiva in Ucraina e torna a colpire anche la capitale Kiev.

La città è stata bersagliata da diversi missili, che hanno colpito anche un impianto energetico.

Dopo i raid, ha scritto su Telegram il sindaco Vitali Klitschko, il 40% degli abitanti della capitale – dove la temperatura è poco sopra lo zero – è rimasto senza riscaldamento.

«Dopo l'attacco missilistico, a causa dell'interruzione di emergenza dell'energia elettrica, il 40% dei consumatori della capitale è attualmente senza riscaldamento. L'erogazione dell'acqua funziona invece normalmente», ha spiegato il primo cittadino. 

Bombardamenti hanno colpito anche obiettivi nelle regioni di Kharkiv e di Odessa.

Intanto, dagli Usa arriva un nuovo allarme sulle “relazioni pericolose” tra Russia e Cina. 

Secondo il sottosegretario alla Difesa degli Stati Uniti, John Plumb, la società russa Rosatom sta

fornendo uranio altamente arricchito a Pechino.

«Siamo molto preoccupati per la cooperazione tra Mosca e Pechino in questo ambito», ha aggiunto il funzionario del Pentagono sottolineando che «la Cina è impegnata in una rapida espansione e diversificazione delle sue capacità nucleari».

L'uranio ufficialmente è stato inviato per rifornire i reattori nucleari autofertilizzanti che usano il plutonio e, precisa Plumb, «il plutonio si usa per fabbricare armi nucleari».

(Unioneonline/l.f.)

 

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