Sei missili in volo, pronti ad abbattersi sul Colosseo. È quanto si vede nella foto condivisa su X dal ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. Sullo sfondo, un avvertimento: «Missili iraniani, stanno arrivando in una città vicina alla tua. #StopIran». Poi il testo, che fa riferimento al «recente attacco dell'Iran a Israele» che è «solo un'anteprima di ciò che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato. Il mondo deve designare il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica come organizzazione terroristica e sanzionare il programma iraniano di missili balistici, prima che sia troppo tardi».

Al messaggio – a distanza di qualche ora – ne è seguito un altro. Questa volta si tratta di un video, sullo sfondo c’è la Tour Eiffel, in primo piano invece la scena tranquilla di un uomo che beve un caffè. La colazione viene interrotta dal colpo di un’arma da fuoco, seguito da immagini violente. «Fermate l'Iran prima che sia troppo tardi», si legge sopra. L’appello è al segretario di stato Usa Antony Blinken, ai ministri italiano, Antonio Tajani, tedesco, Baerbock, francese Sejourne e inglese David Cameron.

Sul caso è intervenuto il ministro degli Esteri italiano, con un commento sulla foto condivisa dal collega israeliano su X. «Ci sono anche altri obiettivi europei - afferma il ministro riferendosi al secondo post con la torre Eiffel - Più che preoccuparsi bisogna occuparsi», ha sottolineato Tajani, aggiungendo che «l'impegno è per la de-escalation». Non è escluso che nei prossimi giorni possa esserci un colloquio con Katz.

Intanto i media israeliani hanno rilanciato immagini che mostrano i danni causati dall'attacco di venerdì scorso, attribuito ad Israele, al sistema di difesa aerea dell'Iran a Isfahan. Le immagini - diffuse dall’Iran International Web site affiliato all'opposizione al regime degli ayatollah –sembrano confermare l'attacco al radar che faceva parte del sistema missilistico antiaereo terra-aria russo S-300, parte, a sua volta, del complesso di difesa dell'impianto nucleare di Natanz, collocato a circa 120 chilometri dall'attacco, nonché di un vicino impianto di conversione dell'uranio nella stessa Isfahan.

Secondo quanto rivelato dal New York Times l'attacco è stato effettuato utilizzando missili lanciati a distanza da aerei da combattimento e gli aerei israeliani non sono entrati nello spazio aereo iraniano. 

(Unioneonline/v.f.)

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