Keir Starmer è già primo ministro del Regno Unito. Effetti di un sistema snello, a una manciata di ore dalla chiusura dei seggi il leader moderato dei laburisti ha già ricevuto ufficialmente da re Carlo III il mandato a formare il nuovo governo britannico sulla base del risultato elettorale che assicura al Labour una maggioranza molto ampia alla Camera dei Comuni.

L’atto formale, automatico nel sistema del Regno Unito, è stato sancito nel tradizionale faccia a faccia tra i due a Buckingham Palace, subito dopo le dimissioni del premier conservatore uscente Rishi Sunak. Il palazzo ha diffuso le immagini della stretta di mano fra il sovrano è il nuovo primo ministro del governo di Sua Maestà. 

Il Labour dunque torna a governare il Regno Unito dopo 14 anni, e lo fa trionfando. I laburisti hanno portato a casa il 33,7% dei voti e 412 seggi sui 650 totali della Camera dei Comuni. Questo perché il sistema di voto britannico è un maggioritario puro con collegi uninominali (in ogni collegio il candidato con più voti viene eletto). Tracollo storico dei conservatori (i Tories), mai così male nel XX secolo: 121 seggi e il 23,7% dei voti. «Io responsabile della sconfitta. Avete inviato un segnale chiaro», ha detto l’ex premier Sunak, che lascerà anche la leadership del partito. Buon risultato per i Lib Dem, che ottengono 71 seggi e il 12,2% dei voti. E ottiene quattro posti in Parlamento anche Reform UK di Nigel Farage.

«Il Paese ha votato per il cambiamento, per il rinnovamento, per il ritorno della politica al sevizio pubblico. Mattone dopo mattone, ricostruiremo l’infrastruttura dell’opportunità», ha detto Keir Starmer rivolgendosi al Paese dopo aver preso possesso di Downing Street davanti al portoncino di number 10. Accolto da una folla di sostenitori, il premier ha reso anche l’onore delle armi a Rishi Sunak, «primo capo del governo di origine asiatica» del Regno Unito.

(Unioneonline/L)

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