È guerra tra Israele e Iran (TUTTE LE NOTIZIE).

Gli aggiornamenti, ora per ora: 

Decine di missili iraniani caduti in Siria

Decine di missili lanciati dall'Iran sono caduti in Siria, come riferito dalla tv siriana. L'emittente di Stato iraniana, nell'annunciare la seconda ondata dell'attacco di Teheran, ha parlato di una combinazione di droni e oltre cento missili, con Haifa e Tel Aviv come obiettivi principali.

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Israele bombarda diversi obiettivi a Teheran e intercetta l’offensiva iraniana

L'aeronautica israeliana sta bombardando diversi obiettivi a Teheran. Lo riferisce l'Idf, che annuncia anche di aver intercettato l’offensiva iraniana anche fuori dallo spazio aereo del Paese. Contemporaneamente l'Iran ha lanciato un'ondata di missili su Israele, che stanno cadendo sulla zona di Haifa. Allarmi ed esplosioni sono stati uditi nel nord di Israele poco dopo gli avvisi diramati dall'Idf. La Giordania ha chiuso lo spazio aereo, diversi missili avvistati anche sopra Gerusalemme.

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Missili lanciati dall’Iran verso Israele, l’Idf: «Entrare subito nei rifugi»

L'esercito israeliano rende noto che poco fa missili sono stati lanciati dall'Iran verso Israele. I sistemi di difesa stanno entrando in azione. L'Idf ha avvisato la popolazione di entrare immediatamente nei rifugi.

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L’Iran annuncia: «Attacchi distruttivi contro Israele in poche ore»

La tv di Stato iraniana ha annunciato che sono previsti «attacchi pesanti e distruttivi» contro Israele entro poche ore.

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Trump: «Io e Putin pensiamo che la guerra Israele-Iran debba finire»

«Vladimir Putin pensa, come me, che questa guerra tra Israele e Iran dovrebbe finire, e io ho spiegato che la sua guerra dovrebbe finire». Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth, riferendo che il colloquio telefonico è durato circa un'ora.

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Israele colpisce una base missili sotterranea nell’Ovest dell’Iran

L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito oggi una struttura sotterranea a Khorramabad, nell'Iran occidentale, che conteneva missili terra-terra e da crociera. «Si tratta di un sito importante, che in passato è stato persino presentato in un video di propaganda del regime iraniano», ha dichiarato ai giornalisti il portavoce militare, il generale di brigata Effie Defrin, riferendosi a un filmato trasmesso dalle Guardie Rivoluzionarie iraniane all'inizio di quest'anno che mostrava quella che veniva descritta come una nuova struttura missilistica sotterranea.

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Crosetto: «Israele non può accettare che l’Iran abbia l’atomica»

«Da tempo è evidente che l'Iran sta cercando di costruire l'arma atomica e Israele è certa che il giorno che l'Iran ne disporrà la userà contro Israele. Israele non può accettare che l'Iran arrivi alla bomba atomica. E' un attacco che preoccupa molto perché è una partita che Israele non può perdere, non può accettare che l'Iran continui a costruire la bomba atomica. O l'Iran cede e abbandona il programma di riarmo nucleare o Israele andrà fino in fondo. Per Israele è una guerra per la vita o la morte». Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenuto in collegamento alla rassegna culturale Capri D'Autore.

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Colloquio telefonico fra Trump e Putin

Il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Donald Trump hanno avuto oggi una conversazione telefonica, secondo quanto riferisce il Cremlino. Hanno parlato dell'escalation tra Israele e Iran, col presidente russo che ha condannato gli attacchi israeliani e ha informato l'inquilino della Casa Bianca sui colloqui telefonici avuti ieri con il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il presidente iraniano Masoud Pezeshkian. Trump ha valutato la situazione nella regione come molto allarmante. Nonostante l'escalation, i leader della Federazione Russa e degli Stati Uniti non escludono un ritorno alla fase negoziale del programma nucleare iraniano.

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La Cina: «Da Israele attacco brutale»

La Cina «condanna con fermezza la violazione da parte di Israele della sovranità, della sicurezza e dell'integrità territoriale dell'Iran, si oppone con fermezza ai brutali attacchi contro funzionari iraniani e vittime civili e sostiene l'Iran nella salvaguardia della propria sovranità nazionale, nella difesa dei propri diritti e interessi legittimi e nella sicurezza della vita delle persone». Il ministro degli Esteri Wang Yi, in una telefonata con la controparte iraniana Seyed Abbas Araghchi, ha detto che «l'attacco agli impianti nucleari» di Teheran ha creato «un precedente pericoloso e potrebbe avere conseguenze catastrofiche».

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Katz: «Se Iran continua attacchi sui civili Teheran brucerà»

«Se Khamenei continuerà a lanciare missili contro la popolazione israeliana, Teheran brucerà». È l'avvertimento lanciato dal ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, in un incontro con il capo di stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, il direttore del Mossad, David Barnes, e altri vertici militari. «Il dittatore iraniano - ha aggiunto - sta trasformando i cittadini del suo Paese in ostaggi e li condanna a pagare un prezzo pesante, soprattutto gli abitanti di Teheran, a causa degli attacchi criminali contro i civili israeliani».

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Iran: «Ingiustificabili i colloqui con gli Usa mentre sono in corso i raid»

Proseguire i colloqui sul nucleare tra Iran e Stati Uniti è ingiustificabile mentre persistono i «barbari» attacchi israeliani contro il Paese. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, citato dai media statali iraniani rilanciati dal Guardian. In precedenza, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmaeil Baghaei aveva definito «inutile» il dialogo con gli Stati Uniti sul programma nucleare di Teheran dopo il più grande attacco militare mai sferrato da Israele contro l'Iran, accusando Washington di sostenere i raid.

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Israele: «Verso una nuova escalation in Iran»

L'aeronautica militare israeliana (Iaf) ha dichiarato che la sua operazione contro l'Iran sta «procedendo secondo i piani» e si sta «preparando a un'ulteriore escalation improvvisa». L'Iaf afferma inoltre di essere impegnata a contrastare i tentativi dell'Iran di lanciare massicce ondate di missili balistici su Israele, con aerei da combattimento che sorvolano i siti di lancio. «Con il passare dei giorni, la capacità dell'Iran di lanciare missili contro Israele diminuirà gradualmente». L'Idf ha pubblicato un video che mostra l'identificazione dei lanciatori di missili balistici iraniani, poco prima che fossero colpiti. 

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Israele: «Ora Gaza fronte secondario» – L'esercito israeliano ha dichiarato oggi che Gaza è diventata un fronte secondario nella guerra e che l'attenzione principale dell'Idf si è ora spostata sull'Iran. L'esercito ha affermato che l'operazione dell'aeronautica ha creato una rotta sicura verso Teheran, e che ora i caccia possono operare liberamente nel suo spazio aereo. 

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Idf: «Attaccati 400 obiettivi» – L'Idf ha fatto sapere di aver attaccato finora più di 400 obiettivi in Iran e di aver preso di mira i siti nucleari di Natanz e Isfahan, dove è stata distrutta un'infrastruttura per l'uranio arricchito: tuttavia, Israele chiarisce di non aver colpito l'impianto di Fordow. Sarebbero anche stati uccisi 9 scienziati. 

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Katz: «Se colpiscono i civili, Teheran in fiamme – «Se Khamenei continuerà a lanciare missili contro la popolazione israeliana, Teheran andrà in fiamme», lo ha affermato il ministro della Difesa dello Stato ebraico Israel Katz. Aggiungendo: «Il dittatore iraniano sta trasformando i cittadini del suo Paese in ostaggi e li condanna a pagare un prezzo pesante, soprattutto gli abitanti di Teheran, a causa degli attacchi criminali contro i civili israeliani».

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L’appello di Papa Leone – «In un momento così delicato, desidero rinnovare un appello alla responsabilità e alla ragione. L'impegno per costruire un mondo più sicuro e libero dalla minaccia nucleare va perseguito attraverso un incontro rispetto e un dialogo sincero per edificare una pace duratura, fondata sulla giustizia, sulla fraternità e sul bene comune». Lo ha detto papa Leone XIV parlando della crisi tra Israele e Iran. «Nessuno dovrebbe mai minacciare l'esistenza dell'altro. È dovere di tutti i Paesi sostenere la causa della pace, avviando cammini di riconciliazione e favorendo soluzioni che garantiscano sicurezza e dignità per tutti!».

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Iran, basi Usa nel mirino – Secondo alti comandanti militari dell'Iran, la guerra si estenderà nei prossimi giorni e includerà anche basi statunitensi nella regione. Gli aggressori saranno l'obiettivo di una risposta iraniana decisa e su vasta scala". Lo riferisce l'agenzia di stampa iraniana Fars citando una "fonte informata" in Iran. 

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Tajani: «Superata la linea rossa» – «Per quanto riguarda il programma nucleare dell'Iran, noi abbiamo il rapporto dell'Agenzia delle Nazioni Unite secondo il quale l'Iran ha violato le regole ed è andato al di là della linea rossa per quanto riguarda la costruzione dell'arma atomica. Quindi le osservazioni israeliane sono assolutamente fondate sulla base di una relazione indipendente che arriva dall'agenzia dell'Onu». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg1, ribadendo la necessità di evitare un'escalation.

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Iran: «2.000 missili contro Israele» –  L'esercito iraniano ha affermato che utilizzerà 2.000 missili nei suoi prossimi attacchi contro Israele, riportano i media locali. Si tratta di un numero 20 volte superiore rispetto ai missili lanciati finora.

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NOTTE DI GUERRA –  Dopo i primi raid dello Stato ebraico, non si è fatto attendere il contrattacco di Teheran che nella notte tra venerdì e sabato ha lanciato una pioggia di missili balistici contro Tel Aviv, Gerusalemme e diversi altri obiettivi, con la popolazione che è stata invitata a recarsi nei rifugi o nei siti sotterranei messi a disposizione dalle autorità. Diversi gli edifici colpiti e secondo i media locali si contano almeno quattro vittime e un’ottantina di feriti.

Anche Israele ha proseguito con i raid. Esplosioni si sono udite a Teheran, nei distretti di Hakimiyeh e Tehranpars, nella parte orientale della città. Nel mirino anche il quartiere in cui risiedono il presidente Masoud Pezeshkian e la guida suprema Ali Khamenei. Bersagliate inoltre le città di Isfahan e Kermanshah, mentre a Karaj è stata colpita la torre per le telecomunicazioni. 

IL RUOLO DI TRUMP – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto un colloquio telefonico con il presidente Usa Donald Trump. Secondo quanto riferito, il leader americano era informato dell'attacco di Israele all'Iran, anche se gli Usa affermano di non essere intervenuti.

Trump ha applaudito ai raid definendo l’attacco «eccellente» e aggiungendo: «Ce ne saranno molti altri». Lo stesso Trump ha anche invitato l’Iran a firmare l’accordo sul nucleare «prima che non rimanga niente».

Ma Esmaeil Baghaei, portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, ha dichiarato: «Gli Stati Uniti hanno agito in un modo tale da rendere i colloqui inutili. Non si può affermare di stare negoziando e allo stesso tempo lasciare che Israele attacchi il territorio iraniano».

- IN AGGIORNAMENTO – 

(Unioneonline)

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