Migliaia di israeliani che chiedono maggiori sforzi per liberare gli ostaggi tenuti a Gaza e anche l'uscita di scena del primo ministro Benyamin Netanyahu hanno marciato ieri a Gerusalemme, nella seconda sera consecutiva di proteste di massa.

I manifestanti hanno bloccato l'autostrada principale della città dopo essersi radunati davanti al parlamento israeliano, accendendo fuochi e sventolando bandiere israeliane.

Almeno 100mila le persone in piazza, con la polizia che ha usato cannoni ad acqua contro di loro, spingendo e respingendo i manifestanti mentre scandivano slogan, tra cui Netanyahu «deve andarsene». I manifestanti hanno affermato che la protesta a Gerusalemme, andata in scena fra l’altro mentre il premier annunciava di essere stato operato con successo ad un’ernia trovandosi in fase di convalescenza e ripresa,  è stata la più grande dallo scoppio della guerra a Gaza in ottobre.

Nel frattempo è iniziato il ritiro dei carri armati e altri veicoli dell'esercito israeliano dall'ospedale di al-Shifa, con il Ministero della Sanità della Striscia di Gaza gestito da Hamas che ha dichiarato di aver scoperto decine di cadaveri.

«Decine di corpi di martiri, alcuni in stato di decomposizione, sono stati rinvenuti nel complesso e attorno all'ospedale», afferma il dicastero in un comunicato stampa precisando che ci sono danni materiali sono «molto significativi» su tutti gli edifici. 

Nelle ultime ore le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno anche fornito un bilancio ufficiale dei militari morti dall’inizio del conflitto: sono 600 al 7 ottobre scorso nella Striscia, in Israele e nei Territori palestinesi.

Oggi è in programma il vertice virtuale Usa-Israele per discutere le proposte alternative dell'amministrazione Biden all'invasione militare di Rafah. Si prevede che il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, guiderà la parte americana nell'incontro, cui parteciperanno rappresentanti del Pentagono, del Dipartimento di Stato e delle agenzie di intelligence statunitensi. Il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer e il consigliere per la Sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi condurranno invece i colloqui da parte israeliana, con la partecipazione di alti funzionari della difesa e dell'intelligence.

(Unioneonline/v.l.)

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