Delle vere e proprie pubblicità, come quelle che si utilizzano per reclutare i militari nelle forze armate, ma questa volta gli "spot" vengono girati per reclutare uomini che vogliono entrare a far parte dell'Isis.

Succede in Australia e la denuncia arriva da Greg Barton, presidente della Deakin University.

Il docente ha spiegato che le tecniche utilizzate per invogliare il reclutamento sono "così efficaci" tanto da convincere i giovani australiani di poter diventare parte di una causa più grande, quella dello Stato islamico.

"Se si guarda alla propoganda dall'IS - dice Barton - trascurando le cose deliberatamente provocatorie come le decapitazioni, molte di esse assomigliano al reclutamento militare tradizionale".

Le tattiche utilizzate sono studiato di proposito per colpire uomini vulnerabili che si sentono scollegati dal resto della comunità.

L'ultimo attacco terroristico in Australia è quello avvenuto a Melbourne il 9 novembre scorso.

Nell'attacco, avvenuto per mano di un 30enne somalo, era morto anche un italiano, Sisto Malaspina.

L'attacco era stato subito rivendicato dallo Stato islamico tramite la sua agenzia di propaganda Amaq. "L'autore dell'operazione a Melbourne era un combattente dello Stato islamico e ha portato a termine l'operazione per prendere di mira cittadini della coalizione" anti Isis guidata dagli Stati Uniti, aveva annunciato l'agenzia.

(Unioneonline/s.a.)
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