Hashi Omar Hassan, il somalo coinvolto nelle indagini sulla morte di Ilaria Alpi, la giornalista italiana uccisa assieme al suo operatore Miran Hrovatin a Mogadiscio il 20 marzo 1994, è stato ucciso in un attentato proprio a Mogadiscio. 

Lo riferisce il sito Garowe Online, secondo cui Hassan è rimasto vittima dell’esplosione di una bomba collocata sotto il sedile della sua auto

Hassan fu condannato in secondo grado e in Cassazione per aver fatto parte del commando che uccise i giornalisti italiani, ma un successivo ricorso portò all'assoluzione dopo oltre 16 anni di reclusione. Lo Stato Italiano lo risarcì con 3 milioni di euro

"Sono stati i terroristi islamici, nessun dubbio. Lo hanno ammazzato a scopo di estorsione per i soldi che aveva ottenuto per l'ingiusta detenzione in Italia. Sono persone in cerca di soldi e se non sei d'accordo con loro ti uccidono", ha spiegato l'avvocato Antonio Moriconi, storico difensore di Hassan.

Dal canto proprio, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, l'Ordine dei Giornalisti e l'Usigrai, con l'avvocato Giulio Vasaturo, depositeranno nelle prossime ore una richiesta al pm di Roma, all'ambasciata italiana a Mogadiscio e a quella della somala in Italia, per sollecitare "indagini mirate sulle dinamiche dell'attentato in cui ha perso la vita Hashi Omar Hassan, anche al fine di verificare l'esistenza di un eventuale collegamento fra questo efferato delitto e l'inchiesta, tuttora in corso, sull'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin”.

L’INCHIESTA – Sull'omicidio Alpi c'è ancora un fascicolo di indagine aperto in Procura, a Roma. Un procedimento per il quale i pm avevano, nel settembre del 2019, sollecitato per la seconda volta l'archiviazione ma sulla quale si erano opposti le parti offese: i familiari della giornalista del Tg3 e proprio la Federazione Nazionale della Stampa, Usigrai e Odg.

Nell'ottobre di tre anni fa il gip ha respinto la richiesta della Procura disponendo nuova attività istruttoria e in particolare di approfondire una dozzina di punti che, a suo dire, meritano ulteriori verifiche. Il giudice ha chiesto alla Procura di ascoltare i vertici dell'Aisi, di effettuare accertamenti in relazione al ritardo con cui venne trasmessa,

nell'aprile del 2018, da Firenze la trascrizione di una intercettazione tra due cittadini somali in cui i due parlando di quanto avvenuto a Mogadiscio affermano che Ilaria "è stata uccisa dagli italiani".

Prima di essere uccisi Ilaria Alpi e Miran Hrovatin stavano conducendo in Somalia un’inchiesta sul traffico d’armi e di rifiuti.

(Unioneonline/l.f.)

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