Uno spiraglio di luce nelle tenebre che da giorni coprono la drammatica situazione dei migranti al confine fra Polonia e Bielorussia.

Una fila di lanterne verdi, che stanno diventando sempre più numerose e che alla sera si illuminano, nelle case vicine al confine, sfidando i divieti imposti da Varsavia e per indicare che lì, a chi riuscirà a passare la frontiera, saranno offerti cibo, coperte, ma soprattutto un caldo abbraccio e nessuna “soffiata” alla polizia.

Sono questi i “ribelli” della tragedia della migrazione in Europa, che incuranti di qualsiasi timore hanno anche aperto una pagina sui social network, contrassegnata da un “semaforo verde”, dove è possibile trovare preziose indicazioni in inglese, arabo, curdo, francese e naturalmente polacco.

La legge polacca vieta di accompagnare i migranti lungo il tragitto o di farli soggiornare per più giorni, e chi venisse scoperto potrebbe andare incontro a un processo per favoreggiamento dell’immigrazione illegale.

Allo stesso tempo è vietato avvicinarsi al confine per lanciare viveri, sacchi a pelo, coperte in territorio bielorusso.

"Non ti aiuteremo a nasconderti o a viaggiare oltre – è il messaggio che appare sulle pagine social – . Ti aiuteremo solo a sopravvivere, come parte della solidarietà con una persona bisognosa”.
Quindi l’attacco alle norme “che presto legalizzeranno i respingimenti, pur sapendo che ciò provocherà la morte delle persone. E noi abitanti della terra di confine, che vediamo il dramma e la sofferenza umana, non facciamo calcoli. Dobbiamo restare umani”.

E dopo l’annuncio di Varsavia che entro dicembre verrà costruito un nuovo muro alla frontiera con la Bielorussia, e mentre l’Ue annuncia nuove sanzioni a Minsk, le “green light” si moltiplicano, segno che nell’oscurità del dramma dell’immigrazione c’è ancora uno spiraglio di luce.

(Unioneonline/v.l.)

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