Il Dipartimento di Stato americano ha ordinato a tutto il personale non essenziale di lasciare la città di Shanghai a cause dell'emergenza da Covid-19 ed evidenziando "preoccupazioni per la sicurezza e il benessere dei cittadini americani”. Già tre giorni fa, gli Stati Uniti avevano autorizzato lo staff non essenziale del consolato e le loro famiglie a partire e sconsigliato ai cittadini americani di recarsi nella metropoli dove da circa due settimane è in vigore un rigidissimo lockdown.

Ora la presa di posizione, che a Pechino non è andata giù.

La Cina si "oppone con forza" alla decisione del Dipartimento di Stato americano di ordinare a tutto il personale non essenziale di lasciare Shanghai per l'emergenza Covid-19, vedendo nella mossa annunciata oggi "una politicizzazione e una strumentalizzazione della questione”, il commento del portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, per il quale Pechino ha "espresso solenni dichiarazioni" di protesta.

"Gli Stati Uniti dovrebbero smettere immediatamente di attaccare la politica cinese di prevenzione delle epidemie, di usare l'epidemia per impegnarsi in manipolazioni politiche e di diffamare la Cina", ha aggiunto Zhao. 

L'emergenza Covid-19 a Shanghai continua, d’altronde, a essere critica: i nuovi casi accertati si sono attestati ieri a quota 994, mentre i portatori asintomatici sono risultati 22.348, secondo i dati diffusi dalle autorità locali.

(Unioneonline/v.l.)

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