Dopo aver lanciato il loro ricatto (“cominceremo a parlare dei diritti delle donne quando verremo riconosciuti nella legittimità del nostro governo”), i talebani chiedono ora di parlare all’Assemblea generale dell’Onu a New York.

Il ministro degli Esteri, Amir Khan Muttagi, ha inviato una lettera al segretario generale Antonio Guterres spiegando di voler prendere la parola durante il consesso internazionale. È già stato anche nominato il portavoce di stanza in Qatar, Suhail Shaheen, come nuovo rappresentante dell'Afghanistan presso le Nazioni Unite, aprendo in questo modo un contenzioso con l'ambasciatore Ghulam Isaczai, nominato dal deposto governo. 

La data ipotizzata per l’intervento, secondo il programma dei lavori, è quella di lunedì 27 settembre.

"I talebani vorrebbero parlare all'Onu? Prima dimostrino di rispettare i diritti delle donne. Servono fatti, non parole" è stato il commento del ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio.

(Unioneonline/s.s.)

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