Putin annuncia la tregua di Pasqua ma a Kiev scatta l’allarme antiaereo. Zelensky: «Ancora droni russi, gioca con le vite umane»
Il Cremlino ordina lo stop alle operazioni militari. Ma nella notte diramata l’allerta bella capitale ucrainaVladimir Putin annuncia una tregua di Pasqua in Ucraina.
Il presidente russo ha dichiarato che le forze militari di Mosca cesseranno tutte le operazioni fino a lunedì. «Sulla base di considerazioni umanitarie, oggi, dalle 18:00 a mezzanotte, da domenica a lunedì, la parte russa dichiara una tregua pasquale. Ordino che tutte le azioni militari siano interrotte per questo periodo», è il messaggio di Putin: «Prevediamo che la parte ucraina seguirà il nostro esempio. Allo stesso tempo, le nostre truppe devono essere pronte a respingere possibili violazioni della tregua e provocazioni da parte del nemico, qualsiasi sua azione aggressiva». La reazione di Kiev «mostrerà quanto l'Ucraina desidera ed è in grado di risolvere pacificamente il conflitto» ha detto, citato dalle agenzie di Mosca.
La Russia, ha aggiunto Putin, rimane aperta a negoziati e «accoglie con favore» gli sforzi di pace del presidente Usa Donald Trump così come di quello cinese Xi Jinping, degli altri Paesi Brics e di «tutti i sostenitori di una soluzione giusta e pacifica della crisi ucraina».
Non si fa attendere la risposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Quanto all'ennesimo tentativo di Putin di giocare con le vite umane, in questo momento gli allarmi antiaerei si stanno diffondendo in tutta l'Ucraina. Alle 17:15, droni d'attacco russi sono stati rilevati nei nostri cieli. La difesa aerea e l'aviazione ucraine hanno già iniziato a lavorare per proteggerci. I droni Shahed nei nostri cieli rivelano il vero atteggiamento di Putin nei confronti della Pasqua e della vita umana».
Non è la prima volta che in Ucraina viene proposta una tregua pasquale: era già successo nel 2022, pochi mesi dopo che la Russia aveva lanciato la sua invasione su vasta scala dell'Ucraina. Aveva cercato di imporla il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres per «aprire una serie di corridoi umanitari» e creare le condizioni «per un'uscita senza problemi di tutti i civili che desideravano lasciare le zone di scontro». In quel caso però non si era concretizzata.
«La posizione dell'Ucraina rimane chiara e coerente», ha scritto
su X il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha, «l'11 marzo a Gedda abbiamo accettato incondizionatamente la proposta Usa di un cessate il fuoco provvisorio completo per 30 giorni. La Russia ha rifiutato» e «Putin ha ora rilasciato dichiarazioni sulla sua presunta disponibilità a un cessate il fuoco: 30 ore invece di 30 giorni. Purtroppo, abbiamo una lunga storia di dichiarazioni non corrispondenti alle azioni. Sappiamo che non ci si può fidare delle sue parole e valuteremo i fatti, non le parole».
E i fatti si sono visti nella notte. Le sirene antiaeree hanno suonato nella capitale ucraina Kiev, nonostante l'inizio della tregua pasquale dichiarata dal presidente russo Vladimir Putin.
Un messaggio di allerta aerea ha invitato i residenti di Kiev a rifugiarsi poco prima delle 22 locali (le 21 italiane), mentre l'aeronautica militare segnalava una "minaccia missilistica" nella regione omonima.
(Unioneonline)