Severodonetsk è caduta, la città è interamente nelle mani dei russi ha annunciato il sindaco. Le truppe di Mosca hanno il “totale controllo” della città, ha detto mentre i separatisti filo-russi confermavano di aver occupato anche l’impianto chimico Azot, dove erano rimasti gli ultimi soldati ucraini.

E si avvicina la capitolazione dell’intero Lugansk, a Lysychansk, città gemella di Severodonetsk e obiettivo strategico per conquistare l’intera regione, “si combatte per le strade”.

Kiev minimizza l’avanzata russa, il capo dell’intelligence Kyrylo Budanov afferma che la ritirata ucraina è stata "tattica e organizzata”, che “il nostro comando ha deciso di raggrupparsi su nuove posizioni”. E assicura: “L'Ucraina tornerà ai suoi confini del 1991. Non ci saranno altri scenari e non ne stiamo considerando altri. Prima della fine dell'anno i combattimenti attivi diminuiranno praticamente a zero. Riprenderemo il controllo dei nostri territori nel prossimo futuro. A partire da agosto si verificheranno eventi che dimostreranno al mondo che la svolta comincia ad avere luogo”.

Nelle prossime settimane intanto il governo italiano approverà un nuovo decreto per garantire l’ulteriore invio di armi all’esercito ucraino, la tipologia di armi da fornire dovrebbe essere simile a quelle inviate dalla Germania. Il provvedimento, il cui testo sarà anticipato al Copasir, dovrà ottenere l'ok del premier Mario Draghi e del ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

E se l’Occidente arma Kiev, Putin arma la Bielorussia. Il presidente russo ha incontrato il suo omologo bielorusso Lukashenko e ha fatto sapere che fornirà a Minsk “missili a corto raggio Iskander-M, tra i più moderni nell’arsenale di Mosca e capaci di trasportare testate atomiche”.

I Paesi europei e gli Usa, ha sottolineato Putin, hanno “200 armi nucleari tattiche con 257 aerei pronti al loro potenziale uso”. E “se si esercitano, significa che stanno pensando a qualcosa”, ha aggiunto Lukashenko.

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La giornata di ora in ora:

Leader G7 verso il bando sull’oro russo

I leader del G7 hanno concordato di annunciare un divieto di importazione sull'oro russo. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn. L'oro è la seconda più grande fonte di reddito da export per Mosca, dopo l'energia.

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Putin: “Europa e Usa hanno 200 armi nucleari pronte”

I Paesi europei e gli Usa hanno "200 armi nucleari tattiche con 257 aerei pronti al loro potenziale uso". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, citato dall'agenzia Tass, dopo avere incontrato a San Pietroburgo il suo omologo bielorusso, Alexander Lukashenko. Quest'ultimo ha affermato che gli Usa e i Paesi europei della Nato stanno compiendo voli di esercitazione con aerei "che si preparano a trasportare testate nucleari". "Se si esercitano, significa che stanno pensando a qualcosa", ha aggiunto Lukashenko, chiedendo a Putin un aiuto per ammodernare aerei bielorussi per metterli in grado di trasportare testate nucleari.

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Putin: “Armeremo la Bielorussia”

La Russia fornirà alla Bielorussia missili a corto raggio Iskander-M, tra i più moderni nell'arsenale di Mosca e capaci anche di trasportare testate atomiche. Lo ha annunciato il presidente Vladimir Putin, citato dalle agenzie russe, dopo un incontro a San Pietroburgo con il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko.

"Nei prossimi mesi - ha detto Putin – invieremo alla Bielorussia i sistemi missilistici tattici Iskander-M, che possono impiegare sia missili balistici sia da crociera, un versione sia convenzionale sia nucleare". Putin ha anche proposto alla Bielorussia di ammodernare presso gli impianti in Russia gli aerei da combattimento Sukhoi SU-25 in dotazione alle forze armate di Minsk.

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Impianto Azot in mani russe

Il sindaco di Severdonetsk, Oleksandre Striouk, ha annunciato che i russi hanno il "totale controllo" della città. Il sindaco ha parlato alla televisione ucraina, mentre i separatisti filo-Mosca hanno confermato di aver occupato anche l'impianto chimico di Azot, dove erano rimasti gli ultimi soldati ucraini. E che oltre 800 civili che si nascondevano all'interno sono stati "evacuati".

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Torna il coprifuoco nella Regione di Kiev

Nella regione di Kiev è stato reimposto il coprifuoco, dalle 23 alle 5 del mattino. Lo ha reso noto su Telegram Oleksiy Kuleba, capo dell'amministrazione militare dell'oblast della capitale.

"Ricordiamo che il coprifuoco vieta di stare per strada, visitare altri luoghi pubblici, spostarsi in città con i mezzi o a piedi. Con l'eccezione di autorizzazioni specifiche. Chiedo ai residenti di aderire alle restrizioni temporanee per la loro sicurezza. Il nostro obiettivo è consentire il prima possibile il ritorno dei residenti" che sono fuggiti dall'inizio della guerra, ha spiegato.

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Kiev: “Torneremo ai confini del 1991”

La ritirata da Severodonetsk è stata "tattica e organizzata, il nostro comando ha deciso di raggrupparsi su nuove posizioni". Lo ha detto il capo dell'intelligence militare ucraino Kyrylo Budanov in un'intervista a Itv News. Assicurando che "l'Ucraina tornerà ai suoi confini del 1991. Non ci saranno altri scenari e non ne stiamo considerando altri. Prima della fine dell'anno i combattimenti attivi diminuiranno praticamente a zero. Riprenderemo il controllo dei nostri territori nel prossimo futuro". Ed ha aggiunto: "A partire da agosto si verificheranno eventi che dimostreranno al mondo che la svolta comincia ad avere luogo".

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A Lysychansk “si combatte per le strade”

Si intensificano gli scontri tra russi e ucraini nel Lugansk. I separatisti filo-Mosca hanno annunciato che a Lysychansk si "combatte per le strade". La città gemella di Severodonetsk sulla sponda opposta del fiume Donetsk, è considerata dai russi un obiettivo strategico per conquistare l'intera regione.

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Conte: “Un fucile in più dall'Italia aiuta poco”

"Un nuovo decreto per le armi all'Ucraina? Io credo che l'Italia debba essere protagonista nei consessi internazionali nell'imprimere un'escalation diplomatica. L'Italia ha grande capacità di dialogo. Con il grande sforzo di Usa e Gb, qualche fucile in più dall'Italia aiuta poco la causa comune. Invece, all'interno dell'alleanza, il valore aggiunto nostro può essere" quello della diplomazia. Lo ha detto il leader M5s, Giuseppe Conte, in occasione del suo intervento al convegno dei giovani industriali.

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Nelle prossime settimane nuovo decreto armi del governo italiano

Sarà presentato nelle prossime settimane un nuovo decreto per garantire l'ulteriore invio di armi all'esercito ucraino nel conflitto bellico. E' quanto si apprende da fonti di Governo, secondo cui la tipologia di armi inviati dovrebbe essere simile a quelle inviate dalla Germania. Il provvedimento, il cui testo sarà anticipato al Copasir, dovrà ottenere l'ok del premier Mario Draghi e del ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

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Mosca: “Uccisi 80 mercenari polacchi”

La Russia ha reso noto di aver ucciso "fino a 80" combattenti polacchi nel corso di un bombardamento nell'Ucraina orientale. "Fino a 80 mercenari polacchi, 20 veicoli corazzati da combattimento e otto lanciarazzi multipli Grad sono stati distrutti in attacchi con armi di alta precisione contro lo stabilimento della Megatex (produttrice di batterie, ndr) nella località di Konstantinovka", nella regione di Donetsk (est), ha affermato il ministero della Difesa russo in un comunicato.

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Kiev, dalla Bielorussia lanciati missili contro Chernihiv

Alcuni missili sono stati lanciati dalla Bielorussia in direzione della regione di confine di Chernihiv. Lo rende noto l'esercito ucraino.

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48 missili contro obiettivi civili in Ucraina nella notte

"48 missili russi cruise. Di notte. In tutta l'Ucraina. Esclusivamente su obiettivi civili... La Russia sta ancora cercando di intimidire l'Ucraina, causare panico e far temere alla gente i mostri Z... L'Ucraina sa tutto ed è pronta a tutto. E punirà per tutto il male..." Lo scrive su Twitter Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

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Kiev, 34.700 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra

Sono circa 34.700 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che si registrano anche 217 caccia, 184 elicotteri e 626 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.511 carri armati russi, 764 pezzi di artiglieria, 3.645 veicoli blindati per il trasporto delle truppe e 14 navi.

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Ucraina: almeno 339 bambini uccisi dall'inizio della guerra

Il bilancio dei bambini uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa è salito a 339: lo ha reso noto l'ufficio del procuratore generale del Paese. I minori feriti sono almeno 611. Lo ha reso noto l'ufficio del Procuratore generale del Paese, secondo quanto riporta Ukrinform.

(Unioneonline/L)

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