Giorgia Meloni a Kiev per la sua prima visita in Ucraina.

Nella notte, attorno alle due, una tappa per i controlli a Leopoli, dopo avere attraversato con un treno blu un convoglio speciale partito dalla stazione di Przemysl, il confine con la Polonia, diretta nella capitale ucraina. La premier con la delegazione italiana (con lei, tra gli altri, il sottosegretario alla presidenza Giovanbattista Fazzolari) era arrivata ieri pomeriggio a Varsavia dove ha incontrato il primo ministro Morawietcky e il presidente Duda e poi si è diretta a Kiev. In mattinata la visita a Bucha, con l’omaggio alle vittime del massacro. La premier ha visitato poi la chiesa ortodossa di Sant'Andrea e deposto una corona di fiori per le vittime nelle fosse comuni.

Nel pomeriggio l'incontro con Zelensky nella capitale. «Qualcuno ha sottovalutato l'eroica reazione di un popolo disposto a fare tutto ciò che va fatto per difendere la sua libertà, la sua sovranità e la sua identità. Questo mi ricorda la nascita dello Stato italiano: c'era un tempo in cui si diceva che l'Italia fosse solo un'espressione geografica. Ma col Risorgimento ha dimostrato di essere una nazione. Qualcuno diceva che era facile piegare l'Ucraina perché non era una nazione. Ma con la vostra capacità di combattere avete dimostrato di esserlo», le parole della premier in conferenza con il capo di Stato ucraino.

«Diversi leader – ha detto invece Zelensky – hanno diritto di pensiero, il vero problema è l'approccio della società italiana che a quel leader ha dato un mandato. Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata, mai siano arrivati con i carri armati nel suo giardino, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare e tutto questo grazie all'amore fraterno della Russia». Riferimento alle parole del leader di Forza Italia dei giorni scorsi, che hanno innescato polemiche. 

«Io auguro pace a tutte le famiglie italiane – ha proseguito Zelensky - anche a chi non ci sostiene, ma la nostra è una grande tragedia che va capita. Voglio che vengano qui a vedere con i propri occhi la scia di sangue che hanno lasciato».

Ieri la visita a sorpresa di Biden ieri a Kiev, dove il presidente americano ha abbracciato Zelensky. «Putin pensava di poter avere la meglio su di noi ma si sbagliava», ha ricordato Biden, che sarà oggi a Varsavia, annunciando nuove sanzioni alla Russia e nuove armi all'Ucraina.

Il presidente Usa ha poi sentito Meloni, con cui si è quasi incrociato, e ha detto di essere impaziente di accoglierla a Washington.

(Unioneonline/v.l.)

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