Graham, riferisce la stampa britannica, interveniva per appoggiare la tesi dell'attrice Johanna Lumley secondo la quale un modo di vestire "più appropriato" allontanerebbe i pericoli di aggressione sessuale. Il deputato conservatore, che in passato è salito alla ribalta delle cronache per aver paragonato le notti nella sua città, Glouchester, a quelle nella "Roma decadente", ha posto l'accento anche sulla tendenza ad abusare dell'alcool, che per le giovani "moltiplica il rischio di violenza sessuale, perché fa perdere ogni freno inibitorio e genera incoscienza". "Se sei una ragazza che sta tornando a casa attraverso un parco la mattina presto indossando minigonna a tacchi alti - ha sentenziato Graham - e c'è uno stupratore in giro... se sei ubriaca e con i tacchi alti, come fai a scappare?". La levata di scudi delle associazioni di tutela delle donne vittime di violenza non si è fatta attendere: la portavoce del Gloucestershire Rape Crisis Centre ha detto che lo stupro è un reato che non è indotto dal vedere una donna ubriaca, ma "dal desiderio maschile di potere e dalla voglia di umiliare e degradare la donna, che non hanno nulla a che vedere con il suo abbigliamento". Jo Wood, dell'associazione antistupro di Inghilterra e Galles ha liquidato il Graham-pensiero così: "Sono posizioni vecchie di 100 anni. Vanno ignorate".
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