La Francia in balìa di una crisi politica.

A far piombare il Paese nel caos, l’approvazione forzata del disegno di legge sulla riforma delle pensioni. E Parigi si prepara ad affrontare le nuove manifestazioni attese nel fine settimana. Ieri, la seconda serata di proteste a Place de la Concorde, a cui hanno partecipato diverse migliaia di persone e che si è conclusa con il fermo di 61 persone e danni, oltre all'incendio di materiali da cantiere e cassonetti di immondizie.

Il giorno precedente i fermi sono stati 310 i in tutta la Francia. Presentate già due mozioni di censura contro il governo, che giovedì ha fatto ricorso all'articolo 49.3 della Costituzione per forzare l'adozione del testo sulle pensioni senza votazione.

I sindacati hanno indetto nuove manifestazioni per oggi e domani, oltre a una nona giornata di scioperi e dimostrazioni giovedì contro la riforma, che include l'estensione dell'età pensionabile da 62 a 64 anni. Il ricorso all'articolo 49.3 è considerato quasi unanimemente come una battuta d'arresto per il presidente francese Emmanuel Macron, che ha puntato gran parte del suo credito politico su questa riforma chiave del suo secondo mandato quinquennale. 

(Unioneonline/v.f.)

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