Evade durante la visita alla tomba della madre: latitante italiano rintracciato in Montenegro
Torna in carcere Massimo Riella, accusato di rapina e furto aggravato, di cui si erano perse le tracce nel marzo scorso dopo una fuga rocambolescaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È stato rintracciato ed estradato in Italia Massimo Riella, il 49enne – accusato di rapina e furto aggravato - che il 12 marzo scorso era evaso dopo aver ottenuto un permesso dal carcere di Como per andare a visitare la tomba di sua madre.
Riella era riuscito a sfuggire agli agenti della scorta, aggredendoli. Per mesi si era poi rifugiato nei boschi attorno al lago di Como, zone che conosceva bene, probabilmente aiutato da qualche amico, ma le ricerche non avevano portato a nulla. Poi la fuga all’estero, in Montenegro dove è stato individuato dagli investigatori dello Scip, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip), articolazione operativa della Direzione Centrale della Polizia Criminale.
Si nascondeva in un appartamento alla periferia di Podgorica, capitale montenegrina, dove è stato arrestato a luglio e portato in carcere, in attesa di estradizione. Pochi giorni fa è stato consegnato alle autorità albanesi e da Tirana è stato in queste ore imbarcato su un volo verso l’Italia, dove si apriranno per lui, nuovamente, le porte del carcere.
(Unioneonline/l.f.)