E’ morto l’ex presidente dell’Olympique Marsiglia Bernard Tapie
Imprenditore, ex ministro e persino attore, fu un personaggio controverso. Il primo ministro Castex: “Un combattente, mi inchino alla sua memoria”
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Bernard Tapie, ex ministro francese e presidente dell’Olympique Marsiglia, è morto dopo una lunga malattia, un cancro allo stomaco, all’età di 78 anni.
Uomo d’affari, coinvolto in diversi scandali, è stato alla guida dell'Olympique di Marsiglia dal 1986 al 1994: durante la sua gestione la squadra vinse quattro scudetti consecutivi dal 1989 al 1992, una Coppa di Francia nel 1989 e una Coppa dei Campioni nel 1993, dopo essere stata finalista nel 1991.
Nel 1994 fu travolto dal cosiddetto “affaire VA-OM”, una vicenda che coinvolse alcuni giocatori del Valenciennes, corrotti da tesserati marsigliesi perché perdessero una gara di campionato in cambio di soldi, in modo che i giocatori del Marsiglia risparmiassero energie in vista della finale europea contro il Milan.
LA POLITICA – Tapie è stato anche molto attivo in campo politico: iscritto al Partito Socialista, fu deputato dal 1993 al 1996 e ministro delle città durante la presidenza di Francois Mitterrand (1992-1993).
E' stato anche consigliere regionale in Provenza-Alpi-Costa Azzurra e promotore di una nuova formazione politica, Energie Radicale, capace di ottenere il 12,03% alle elezioni europee del 1994 con 13 eletti, ma sciolta dopo pochi mesi.
I FILM – Non si è fatto mancare anche qualche tassello nella recitazione. Nel 1996 ha esordito da attore nel film "Uomini e donne, istruzioni per l'uso" e dal 2003 al 2008 è stato protagonista della serie TV "Il commissario Valence".
Ha recitato anche a teatro tra il 2000 e il 2008 mentre nel 2001 le sue vicissitudini furono al centro di un film-documentario intitolato "Who Is Bernard Tapie?", diretto dalla regista statunitense Marina Zenovich.
LE REAZIONI – Il primo ministro Jean Castex si è "inchinato" alla memoria di Tapie, un "combattente", "uomo molto impegnato". "La prima immagine che mi viene in mente - ha detto Castex - è quella del combattente, per le sue idee, le sue convinzioni. E' sempre stato molto impegnato contro l'estrema destra, ma soprattutto per alcune cause, per la sua squadra di calcio, la sua città, anche la sua impresa. Ha dato tutto e credo che questo lo si sia visto anche contro la malattia. Ha lottato colpo su colpo, da combattente come è sempre stato. Mi inchino alla sua memoria".
(Unioneonline/D)