Donald Trump completa lo “strike” e strappa anche lo stato in bilico dell'Arizona, portando il numero finale dei grandi elettori a 312. Ora, al lavoro sulla squadra di governo con il tycoon che già esclude un eventuale coinvolgimento di Nikki Haley o Mike Pompeo: «Non inviterò l'ex ambasciatrice Nikki Haley o l'ex segretario di Stato Mike Pompeo a unirsi all'amministrazione Trump – le sue parole – che è attualmente in formazione. Mi sono molto divertito e ho apprezzato lavorare con loro in passato e vorrei ringraziarli per il loro servizio al nostro Paese».

Nel frattempo, contro la vittoria del leader repubblicano sfilano i cortei di protesta in varie città americane, da New York a Washington, da Seattle a Portland.

E sul fronte ucraino, il consigliere Bryan Lanza ritiene che «la Crimea è persa» e che «la nuova amministrazione Usa si concentrerà sul raggiungimento della pace in Ucraina invece di focalizzarsi sul ripristino dell'unità territoriale del Paese». Da Zelensky ci si aspetta «una visione realistica della pace».

Il Pentagono invierà comunque 500 missili intercettori in Ucraina per i sistemi di difesa aerea a medio raggio Nasams e Patriot.

L’incontro fra Biden e Trump è previsto per mercoledì alla Casa Bianca, obiettivo attuare quella “transazione pacifica” che l’attuale presidente ha promesso.

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata