In 87 paesi i bambini e gli adolescenti sotto i 20 anni rappresentano 1 caso su 9 di contagi da Covid-19, l'11% dei 25,7 milioni di casi segnalati in questi paesi.

A novembre 2020, sono inoltre 572 milioni gli studenti che si son visti chiudere le scuole a livello nazionale in 30 Paesi, il 33% degli studenti di tutto il mondo, e si stima che nell'arco di 12 mesi potrebbero essere 2 milioni i morti in più tra i bambini, e 200mila di più i nati morti per le gravi interruzioni dei servizi loro destinati e per l'aumento della malnutrizione. Questo mentre altri 6-7 milioni di piccoli sotto i 5 anni potrebbero soffrire di malnutrizione acuta nel 2020 (+14%), dato che si tradurrà in più di 10mila morti di bimbi al mese, per lo più in Africa subsahariana e Asia meridionale.

Sono questi solo alcuni degli impietosi dati del nuovo rapporto lanciato oggi dall'Unicef sulle conseguenze per i bambini della pandemia di Covid-19. I dati, che esprimono difficoltà significative e crescenti, saranno illustrati in occasione della Giornata mondiale dell'infanzia e dell' adolescenza domani 20 novembre, nell' ambito dell'iniziativa "Averting a Lost COVID Generation" ("Evitare una generazione perduta a causa del Covid") e compongono il primo rapporto dell'Unicef "che delinea in modo esauriente le disastrose e crescenti conseguenze per i bambini causate dall'avanzare della pandemia", informa una nota che dimostra come mentre i sintomi tra i bimbi contagiati rimangono lievi, il numero dei contagi pero' cresce e l' impatto a lungo termine su istruzione, nutrizione e benessere di un'intera generazione di bambini e giovani potrebbe condizionarne la vita.

"Durante tutta la pandemia si è diffuso il mito persistente per cui i bambini sono a malapena colpiti dalla malattia, e niente potrebbe essere più lontano dalla realtà", ha dichiarato Henrietta Fore, direttore generale dell'UNICEF. "I bambini - rileva - possono ammalarsi e diffondere la malattia, ma questa è solo la punta dell'iceberg. Le interruzioni di servizi chiave e l'impennata della povertà sono la più grande minaccia, e più la crisi persisterà, più profondo sarà il suo impatto su istruzione, salute, nutrizione e benessere. Il futuro di un'intera generazione è a rischio".

(Unioneonline/v.l.)
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