Domenico Paviglianiti, soprannominato il “boss dei boss” della ‘ndrangheta, è stato arrestato a Madrid dai carabinieri di Bologna e dalla polizia spagnola.

60 anni, era destinatario di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti per 11 anni, 8 mesi e 15 giorni, emesso il 21 gennaio dalla Procura di Bologna per i reati di associazione di tipo mafioso, omicidio e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Nell’ottobre del 2019, per un errore nel calcolo della pena, era stato rimesso in libertà e, lasciata l'Italia, si era rifugiato in Spagna.

Gli inquirenti lo ritengono elemetno di vertice del gruppo ‘ndranghetista operante nei comuni di San Lorenzo, Bagaladi e Condofuri (Reggio Calabria) con ramificazioni nel Nord Italia, in particolare in Lombardia, e nel Sud America per la gestione del traffico internazionale di stupefacenti. Già condannato all'ergastolo (pena in seguito sostituita con la reclusione a 30 anni) per una serie di omicidi, associazione di tipo mafioso e reati di droga, commessi a partire dagli anni '80.

(Unioneonline/s.s.)

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