Mentre proseguono le indagini e gli approfondimenti investigativi sull’assalto a un supermercato avvenuto ieri ad Auckland, la premier neozelandese Jacinda Ardern aggiorna il bilancio dei feriti. Sette le persone ricorse alle cure mediche: cinque ricoverate in ospedale e tre di queste sono in condizioni critiche.

L’agguato, che è stato classificato come “di stampo terrorista”, è stato portato a termine da un 32enne originario dello Sri Lanka la cui identità non è stata diffusa e che è stato ucciso dalla polizia. Di lui si sa che si trovava in Nuova Zelanda da 10 anni e che da cinque era noto alle forze dell’ordine, da quando si era radicalizzato.

Nel 2018 era stato arrestato per il possesso di un coltello e perché si sospettava che stesse pianificando un attentato come “lupo solitario”.

Durante la permanenza è in carcere, è stato ulteriormente accusato di aggressione a degli agenti, ma dopo tre anni, a luglio, era stato rilasciato. "Erano state esplorate tutte le strade per tenerlo in carcere", ha detto Ardern annunciando entro fine mese un inasprimento del Terrorism Suppression Act, la legge anti-terrorismo.

(Unioneonline/s.s.)

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