Lo scorso 6 gennaio, giorno dell’assalto a Capitol Hill, la figlia dell’allora presidente uscente degli Stati Uniti Ivanka Trump aveva chiesto al padre di mettere fine alla violenza scatenata anche dalle sue parole nel corso di un incendiario comizio.

E’ quanto emerso dall’inchiesta della commissione parlamentare che indaga sull'assalto al Congresso. La deputata repubblicana Liz Cheney ha riferito di avere a disposizione una "testimonianza di prima mano" secondo cui Ivanka Trump gli chiese "per almeno due volte 'per favore ferma la violenza'".

Il collega dem Bennie Thompson si è invece limitato a dire che la commissione, di cui è presidente, "ha una testimonianza significativa che ci porta a credere che alla Casa Bianca fu detto di fare qualcosa".

LA CONFERENZA STAMPA – Intanto il prossimo 6 gennaio l’ex presidente intende rilanciare pubblicamente le sue accuse di brogli elettorali in una conferenza stampa a Mar-a-Lago.

Il tycoon, come annunciato, ripeterà la teoria cospirativa della "Big Lie" (la grande menzogna) e negherà di aver fomentato quel giorno una insurrezione.

Sarà anche un'occasione per preparare la sua rivincita nel 2024, cominciando a dettare la linea in vista delle elezioni di Midterm di novembre, in cui i repubblicani potrebbero riconquistare non solo il Senato ma anche la Camera (in un sondaggio generale di Fox sono avanti di 4 punti), trasformando Joe Biden in un'anatra zoppa e il partito democratico in un campo aperto di combattimento.

La rinascita del tycoon è stata favorita anche dalla performance finora deludente di Biden, tra il caotico ritiro dall'Afghanistan, una pandemia dilagante, una maxi inflazione e l'impasse della sua agenda al Congresso. 

(Unioneonline/D)

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