Il dipartimento di Giustizia americano ha aperto un'indagine su Donald Trump per i fatti di Capitol Hill del 6 gennaio 2021.

Lo riferiscono fonti informate al Washington Post, precisando che gli inquirenti stanno esaminando le conversazioni dell'ex presidente Usa e hanno sequestrato i tabulati dei telefoni dei suoi più stretti consiglieri.

Gli inquirenti stanno interrogando alcuni testimoni davanti a un gran giurì, tra i quali due importanti assistenti dell'allora vicepresidente Mike Pence, stanno indagando da giorni sulle conversazioni di Trump, dei suoi avvocati e di altri nella sua cerchia ristretta avvenute tra dicembre 2020 e gennaio 2021.

TRUMP A WASHINGTON – Intanto Donald Trump torna a Washington. In attesa di una sua candidatura ufficiale per le elezioni del 2024, che sembra ormai solo una questione di tempo, l'ex presidente ha rilanciato la sua agenda ultra conservatrice attaccando Joe Biden e le politiche dei democratici.

"Noi abbiamo reso l'America grande, ora è stata messa in ginocchio. Il nostro Paese è stato umiliato in tutti gli scenari internazionali e il sogno americano è stato fatto a pezzi", ha attaccato il tycoon dal palco dell'American First Policy Institute, un'organizzazione creata dai suoi sodali all'inizio del 2020. 

Quindi ha attaccato le politiche migratorie di Biden: "Dobbiamo chiudere i confini" con il Messico e "rimandarli a casa e mettere il Paese al sicuro dalle migliaia di pericolosi criminali che entrano ogni settimana". Il tycoon ha anche affrontato il tema dell'inflazione, "la più alta degli ultimi 49 anni" e i prezzi della benzina alle stelle accusando, di nuovo, l'amministrazione Biden di "mendicare strisciando l'energia da altri Paesi".

L'ex presidente ha poi rivendicato di aver vinto le elezioni già due volte: "La prima volta che mi sono candidato nel 2016 ho vinto, la seconda volta ho fatto ancora meglio".

(Unioneonline/D)

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