Alla fine dell’inverno “quasi tutti i tedeschi saranno vaccinati, guariti o morti”.

Con una frase choc il ministro della Salute Jens Spahn in conferenza stampa a Berlino lancia un drammatico appello alla cittadinanza affinché si vaccini. Lo scenario prospettato “è molto probabile con la variante Delta”, perché “le persone non vaccinate con grande probabilità contrarranno il Covid”.

Il ministro ha rassicurato sul booster con Moderna, “vaccino sicuro ed efficace”, e annunciato che dal 20 dicembre saranno disponibili 2,4 milioni di dosi Pfizer per i bambini dai 5 agli 11 anni, per cui si attende l’autorizzazione di Ema entro fine mese.

La situazione della pandemia “non è sotto controllo”, dicono i medici. D’altronde oggi, nonostante il calo del weekend, sono 30.643 i nuovi contagi registrati dal Robert Koch Institut in 24 ore. Lunedì scorso erano stati 23.607.

L’incidenza settimanale su 100 mila abitanti è di 386,5. I morti sono stati 62, Il tasso di ospedalizzazione nelle terapie intensive è di 5,34 sui 10 mila abitanti. Il record federale fu 15,5 raggiunto nel dicembre scorso ma in alcune regioni come Sassonia, Turingia e Baviera, il tasso di occupazione dei posti letto è molto più alto e si devono già trasferire i pazienti in altri Laender. 

Le misure attuali “non sono sufficienti per fronteggiare la gravità della pandemia”, ha detto Angela Merkel parlando al direttivo della Cdu. “Abbiamo una situazione che sovrasterà tutto quello che abbiamo avuto finora”, ha aggiunto la cancelliera, secondo cui non sarà sufficiente neanche imporre restrizioni per i soli non vaccinati.

Un obbligo vaccinale generalizzato “non ci sarà”, almeno “non sarà una decisione presa da questo governo”, ha detto il portavoce della Merkel, Steffen Seibert. La Germania ha già introdotto l’obbligo per i sanitari a contatto con persone “vulnerabili” e sta pensando all’eventualità di estenderlo ad altre categorie. Decisione che però spetterà al nuovo esecutivo, che dovrebbe insediarsi a dicembre sotto la guida di Olaf Scholz. I vaccinati con due dosi nel Paese sono solo il 68% della popolazione, e la pandemia incalza.

(Unioneonline/L)

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