Gli Stati Uniti lanciano l'allerta: la Serbia sta ammassando truppe al confine con il Kosovo, teatro di sanguinosi scontri nello scorso weekend. Washington ha chiesto a Belgrado di «ritirarle immediatamente», mentre la Nato ha dato il via libera al dispiegamento di nuove forze nel nord della repubblica kosovara «per poter continuare a garantire un ambiente sicuro a tutte le persone che ci vivono».

Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ha infatti reso noto che Washington «vede un importante dispiegamento militare serbo lungo il confine, compresa la presenza senza precedenti di artiglieria, carri armati e unità di fanteria».

Kirby non ha evocato il rischio di un’eventuale invasione serba nella sua ex provincia, che Belgrado ancora non riconosce come indipendente, dove da giorni si sono riaccese tensioni mai del tutto sopite e sfociate una settimana fa a Banjska in violenti scontri tra serbi e polizia locale.

La Nato ha tuttavia disposto l'invio di ulteriori forze della Kfor, la missione dell'Alleanza atlantica in Kosovo, «per far fronte alla situazione attuale», dopo aver già rafforzato la sua presenza lo scorso maggio.

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata