Nelle ultime 24 ore gli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza hanno provocato la morte di 704 palestinesi – di cui 35 minori -. È il bilancio fornito dal ministero della sanità locale riferito dall'Ufficio di coordinamento dell'Onu per gli affari umanitari (Ocha). Secondo la stessa fonte si tratta del più alto numero di morti in un giorno dall'inizio delle ostilità.

L’Unicef intanto sottolinea proprio i dati sulle vittime più piccole: «Negli ultimi 18 giorni, nella Striscia di Gaza è stato registrato un bilancio devastante per i suoi bambini, con notizie di 2.360 morti e 5.364 feriti a causa degli attacchi incessanti, ovvero, secondo le notizie, più di 400 bambini uccisi o feriti ogni giorno. Inoltre, più di 30 bambini israeliani hanno perso la vita e decine rimangono in ostaggio nella Striscia di Gaza. Questo periodo di 18 giorni rappresenta l'escalation più letale delle ostilità nella Striscia di Gaza e in Israele a cui l'ONU abbia assistito dal 2006».

«L'uccisione e la mutilazione di bambini, il rapimento di bambini, gli attacchi a ospedali e scuole e la negazione dell'accesso umanitario costituiscono gravi violazioni dei diritti dei bambini», ha dichiarato Adele Khodr, direttore regionale dell'Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa. L'agenzia Onu «lancia un appello urgente a tutte le parti affinché accettino un cessate il fuoco, consentano l'accesso umanitario e rilascino tutti gli ostaggi. Anche le guerre hanno delle regole. I civili devono essere protetti - soprattutto i bambini - e si deve fare tutto il possibile per risparmiarli in ogni circostanza». La situazione nella Striscia di Gaza «è una macchia crescente sulla nostra coscienza collettiva. Il tasso di morti e feriti tra i bambini è semplicemente sconcertante», ha affermato ancora Khodr. «Ancora più spaventoso è il fatto che se non si allentano le tensioni e se non si autorizzano gli aiuti umanitari, compresi cibo, acqua, forniture mediche e carburante, il numero di morti giornaliero continuerà a salire».

Ieri sera otto camion con acqua, cibo e medicine sono entrati nella Striscia di Gaza dall'Egitto.

(Unioneonline/s.s.)

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