Ultimatum del governo a palestre e piscine su cui, riconosce il premier Giuseppe Conte, c'è stato "un intenso dialogo" interno al governo e con le Regioni.

"Spesso - afferma il premier - i protocolli di sicurezza vengono rispettati, ma ci giungono anche notizie di alcuni che non li rispettano. Daremo una settimana di tempo per adeguarsi e verificheremo il rispetto delle linee guida. Se questo avverrà, non ci sarà alcuna ragione di chiudere palestre e piscine, altrimenti tra una settimana saremo costretti a farlo".

Quanto agli sport di contatto, restano vietati a livello amatoriale e scatta il divieto anche di "competizioni per attività dilettantistica di base". Restano salvi i campionati sino alla seconda categoria, sospesa l'attività delle scuole calcio.

Conte ribadisce che l'Italia "non può permettersi" un altro lockdown generale, sottolineando i dati dell'ultimo trimestre che vedono il nostro Paese in crescita, con numeri migliori rispetto a Francia, Spagna e Germania.

"La scorsa primavera non avevamo mascherine, non avevamo attrezzature per terapie intensive e sub intensive, riuscivamo a fare pochi test, non possiamo usare le strategie di allora", afferma Conte.

"Sappiamo che alcuni operatori soffriranno per queste limitazioni, c'è l'impegno del governo a ristorare gli operatori economici", promette il presidente del Consiglio.

Conte ammette le criticità sui tamponi ("Non possiamo tollerare le file di ore"), ma afferma che "il governo c'è e ciascuno deve fare la sua parte".

Poi mette in guardia i cittadini: "Facciamo attenzione nelle situazioni in cui abbassiamo la guardia con parenti e amici, in queste situazioni occorre massima precauzione. Le misure più efficaci restano mascherina, distanziamento e igiene delle mani".

(Unioneonline/L)
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