Roberto Pirrone, il tipografo in pensione che lo scorso 5 marzo ha ucciso a colpi di pistola il venditore ambulante senegalese Idy Diene sul ponte Amerigo Vespucci a Firenze, è stato condannato a 16 anni di carcere al termine del processo con rito abbreviato.

Il gup Sara Farini non ha riconosciuto l'aggravante dei futili motivi, contestata dall'accusa, e non ha neanche concesso le attenuanti generiche.

La pena ricalca alla perfezione la richiesta della pubblica accusa, che nella persone del pm Giuseppe Ledda aveva chiesto una condanna a 16 anni.

Il giudice ha anche disposto una provvisione per le due mogli della vittima (una vive in Italia, l'altra in Senegal), una da 100mila l'altra da 75mila euro.

L'omicidio scatenò le proteste della comunità senegalese fiorentina, sfociate anche in momenti di tensione.

Pirrone è stato sempre presente alle udienze. Aveva raccontato agli inquirenti di essere uscito di casa per togliersi la vita: poi, non avendo avuto il coraggio di farlo, aveva deciso di uccidere la prima persona che avrebbe incontrato per strada.

Versione smentita dalle telecamere di videosorveglianza, che mostrano il pensionato mentre evita diversi passanti per puntare direttamente al venditore ambulante.

(Unioneonline/L)
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