Due figli morti per strada nel giro di otto mesi. 

L’ultima è Elvira Zriba, la 34enne dipendente di uno chalet del lungomare di Napoli investita e uccisa due notti fa dopo le tre, mentre buttava l'immondizia, da una moto che impennava con un conducente senza patente e una passeggera dietro senza casco.

La madre Alba, otto mesi fa, aveva già pianto la morte dell’altro figlio, Mustafà, ucciso da un’auto mentre era in bicicletta.

In strada, sul luogo dell'incidente, oggi c'era la famiglia, accompagnata dai Verdi con il consigliere regionale Francesco Borrelli e la co-portavoce nazionale Fiorella Zabatta. "Quella notte - spiega Alba - mi svegliai e vidi che non era tornata, mi preoccupai. Poi arrivò mio fratello e capii subito che era accaduto qualcosa a Elvira. Otto mesi fa mi hanno ucciso anche l'altro figlio, che ha lasciato un bimbo di dieci e una bimba di quattro anni: mia figlia viveva per loro, ora voglio il massimo della pena".

Al corteo anche Carlo, il fidanzato della vittima: "Lavorava per la famiglia - spiega - come faccio anche io, sono un barista, lavoro di notte. Quella notte la chiamai alle tre per dirle che ero a casa, ci siamo salutati in videochiamata e dopo mezz'ora mi chiamarono dall'ospedale".

E dal Comune arriva una risposta del sindaco Gaetano Manfredi, che annuncia autovelox sul lungomare in arrivo per interrompere le folli corse nel cuore della notte: "Abbiamo riattivato un programma di rifacimento della segnaletica orizzontale e metteremo in campo strumenti come gli autovelox ma non potrà essere una rete molto diffusa a causa della conformazione della città".

"Con il capo della polizia municipale, Ciro Esposito - ha aggiunto il sindaco - lavoriamo a un piano sulla sicurezza stradale per migliorare i nostri sistemi di controllo. È un tema che porterò anche in Prefettura". 

(Unioneonline/D)

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