Stop alle mascherine all’aperto: “Obbligo in caso di folla”. Verso l’addio anche al chiuso
Bisognerà comunque avere i dispositivi sempre con sé. Graduale riapertura degli stadi
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Dall’11 febbraio stop alle mascherine all'aperto ma è obbligatorio averle con sé e utilizzarle in caso di assembramento. Restano invece obbligatorie al chiuso, almeno per ora.
Lo prevede l'ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Fino al 31 marzo 2022, si legge, "è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private" e "nei luoghi all'aperto è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti".
L'ordinanza precisa che “non hanno l'obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie: i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo; i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva”.
AL CHIUSO – "Ora siamo all'inizio di una nuova fase, con la solita gradualità si allenteranno le altre misure come le mascherine al chiuso e il Green Pass", aggiunge il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a “Oggi è un altro giorno” su Rai 1.
STADI – Si profila anche la riapertura degli stadi a capienze più ampie, con gradualità a partire dal 75% fino al 100%.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, e la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali "stanno lavorando – informa una nota - congiuntamente ad un percorso graduale che prevede la riapertura a capienza massima degli impianti sportivi all'aperto ed al chiuso. Si lavora ad un primo allargamento, a partire dal 1° marzo, che porterà al 75% ed al 60% il limite delle capienze rispettivamente all'aperto ed al chiuso. Per poi proseguire con riaperture complete qualora la situazione epidemiologica continuasse il trend di calo".
(Unioneonline/D)