Silvio Berlusconi torna a Villa San Martino, ad Arcore.

Dopo 45 giorni di ricovero, il leader di Forza Italia è stato dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano, dove si trovava dal 5 aprile scorso per curare un'infezione polmonare insorta nel quadro di una leucemia mielomonocitica cronica.

Lo scorso 16 aprile l’ex premier era stato trasferito dalla terapia intensiva a un reparto di degenza ordinaria.

«Care Amiche, cari Amici, oggi, dopo 45 lunghi giorni, sono finalmente tornato a casa e il mio ritorno ha riscaldato i cuori della nostra grande famiglia. Una emozione incredibile, un grande sollievo. È stato un periodo angoscioso e difficile ma dopo il buio ho vinto ancora», ha scritto in un messaggio.

L'ultimo bollettino medico risale al 3 maggio, quando i professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri avevano parlato di un «quadro clinico stabile e confortante».

E in effetti negli ultimi giorni segnale di miglioramento erano state le visite della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dei ministri Matteo Salvini e Antonio Tajani. «È di ottimo umore, è in rapida ripresa, e nonostante il ricovero lavora incessantemente sui principali dossier», aveva detto la premier.

«L'ho trovato in forma, operativo», è stato il resoconto invece del ministro degli Esteri: «È pieno di idee, scrive, lavora. Abbiamo parlato a lungo della politica estera, di quello che fa il governo. Non ha mai smesso di lavorare, è un leone. Non avevamo dubbi da questo punto di vista. Lo trovo in una convalescenza assolutamente positiva».

Con Salvini invece si era soffermato sul progetto del ponte sullo Stretto, quel collegamento stabile tra Sicilia e Calabria «che è sempre stato un progetto del Cavaliere».

(Unioneonline/D) 

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