"Mi sono convertita all'Islam, è stata una mia libera scelta". Silvia Romano comincia a ripercorrere i 17 mesi della sua prigionia tra il Kenya e la Somalia a poche ore dal ritorno in Italia.

La cooperante milanese, 24 anni, è stata liberata ieri dopo 17 mesi di sequestro nelle mani degli jihadisti di al Shabaab.

"Sono stata trattata bene dai sequestratori", ha detto agli 007 italiani, "non ho subito violenze". Poi, smentendo le voci che si erano diffuse nei mesi scorsi, "non sono stata costretta a sposarmi".

L'INTERROGATORIO - Agli inquirenti che indagano sul sequestro, durante l'interrogatorio nella caserma dei Ros, ha ribadito la scelta di convertirsi all'Islam, in modo del tutto "spontaneo e non forzato": "E' successo a metà prigionia, quando ho chiesto di poter leggere il Corano e sono stata accontentata".

"Grazie ai miei carcerieri - ha spiegato - ho imparato anche un po' di arabo. Loro mi hanno spiegato le loro ragioni e la loro cultura. Il mio processo di conversione è stato lento in questi mesi".

Durante il sequestro, ha raccontato, ha cambiato almeno 4 covi "che erano all'interno di appartamenti nei villaggi. Loro erano armati e a volto coperto, ma sono sempre stata trattata bene ed ero libera di muovermi all'interno dei covi, che erano comunque sorvegliati. Sono sempre stata da sola, non ho visto altre donne".

Silvia Romano torna in Italia
Silvia Romano torna in Italia
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Ad attenderla anche il premier Conte e il ministro Di Maio
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Il rientro con la tunica islamica
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Gli abbracci con la famiglia
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Tanta l'emozione
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La cooperante è stata rapita in Kenya nel 2018
La cooperante è stata rapita in Kenya nel 2018
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La liberazione è avvenuta dopo 17 mesi
La liberazione è avvenuta dopo 17 mesi
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"Sono stata forte e ho resistito", le sue prime parole
"Sono stata forte e ho resistito", le sue prime parole
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Il saluto del premier Conte
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Gomito a gomito con il ministro Di Maio
Gomito a gomito con il ministro Di Maio
Gomito a gomito con il ministro Di Maio
Festa anche nel suo quartiere, a Milano
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Applausi e striscioni
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(Tutte le foto sono Ansa)
(Tutte le foto sono Ansa)
(Tutte le foto sono Ansa)

IL RIENTRO - Il suo volo è atterrato a Ciampino alle 14: "Sto bene, sia fisicamente che psicologicamente", le prime parole ai cronisti dopo aver baciato e abbracciato la famiglia, in lacrime. Ad attenderla all'aeroporto militare anche il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che l'hanno salutata gomito a gomito.

"Queste sono operazioni che necessitano il massimo riserbo - ha commentato Conte -. C'era stata la prova in vita. Eravamo in dirittura finale da qualche mese, ma abbiamo mantenuto il massimo riserbo su queste notizie".

LA LIBERAZIONE - La 24enne milanese, che lavorava per la onlus Africa Milele, è stata liberata a 30 chilometri da Mogadiscio, in Somalia, in un'operazione d'intelligence dell'Aise, guidata dal sardo Luciano Carta, avvenuta in una zona in condizioni estreme perché colpita negli ultimi giorni dalle alluvioni.

A metà gennaio la prova in video che la ragazza era ancora viva: da qui è partita la fase finale della trattativa per il rilascio, durata oltre tre mesi e mezzo, con il gruppo fondamentalista di al Shabaab, a cui Silvia Romano era stata ceduta dal gruppo kenyota che l’aveva rapita nel novembre 2018 nel villaggio di Chakama, a 80 chilometri dalla capitale Nairobi.

(Unioneonline/D)

IL RIENTRO:

IL SALUTO CON CONTE E DI MAIO:

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