Nel telefonino aveva migliaia di file con indicazioni su come costruire armi o esplosivi, manuali con tecniche di combattimento e video di attentati, esecuzioni di infedeli e predicatori che incitano alla jihad.

Per questo un giovane tunisino di 25 anni è finito in manette a Busseto, in provincia di Parma, con l'accusa di "autoaddestramento" e attività con finalità terroristiche.

Il 25enne avrebbe avuto contatti via social con ambienti considerati dagli inquirenti vicini all'Isis.

Tra i file in suo possesso, inoltre, sarebbe stato trovato un manuale con centinaia di consigli con istruzioni per realizzare molotov, ingredienti per preparare una bomba, tecniche di combattimento e fuga, strumenti di autodifesa, e poi testi manoscritti inneggianti al martirio.

Un blitz decisivo per arrestarlo è scattato ieri mattina. Gli uomini della Questura di Parma hanno perquisito l'abitazione del 25enne, trovando riscontri ai sospetti, e ora il giovane è finito in carcere.

Le indagini degli agenti, però, proseguono. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la rete dei suoi contatti, per cercare di individuare tra i suoi contatti altri possibili simpatizzanti del gruppo terroristico islamista.

(Unioneonline/l.f.)
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