"Il turbamento è stato forte, la preoccupazione no".

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella commenta con queste parole i violenti scontri di sabato a Roma, con assalto alla Cgil e attacco al Pronto soccorso del Policlinico I: “Si è trattato di fenomeni limitati che hanno suscitato una fortissima reazione dell'opinione pubblica", ha detto in visita a Berlino rispondendo a una domanda del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier.

Quanto accaduto nella Capitale ha avuto forte eco in Germania, e il presidente tedesco ha chiesto conto direttamente al capo dello Stato.

LE INDAGINI – Intanto proseguono le indagini sulla manifestazione che ha portato all’arresto di 12 persone: su richiesta della Procura di Roma, la Polizia Postale ha notificato un provvedimento di sequestro del sito web di Forza Nuova. Il reato ipotizzato è quello di istigazione a delinquere aggravato dall'utilizzo di strumenti informatici o telematici. L'attività della Procura di Roma viaggia su due "livelli". Uno riguarda gli organizzatori del raid nella storica sede della Cgil e l'eventuale regia dei tafferugli avvenuti anche a poca distanza da Palazzo Chigi, l'altra su chi ha materialmente partecipato alle azioni di violenza, con il lancio anche di bombe carta, in cui sono rimasti feriti 38 appartenenti alle forze dell'ordine.

Nel primo fascicolo di indagine, a carico di Roberto Fiore e Giuliano Castellino di Forza Nuova, l'ex Nar Luigi Aronica, l'attivista Pamela Testa, il leader del movimento IoApro, Biagio Passaro e Salvatore Lubrano si ipotizzano reati di istigazione a delinquere, devastazione e saccheggio. Non è esclusa anche l'ipotesi dell'associazione a delinquere. Al vaglio degli inquirenti, che puntano ad identificare altri manifestanti, ci sono video e molte foto che ritraggono gli indagati sullo scalone d'ingresso della Cgil in Corso d'Italia e in un caso anche un video all'interno della struttura fatto da Passaro nel corso di una diretta sui social network.

ll secondo fascicolo riguarda gli altri sei arrestati, ai quali si contestano a vario titolo i reati di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Per due - Fabio Corradetti (figlio della compagna di Giuliano Castellino) e Iorio Pilosio - è stata confermata la custodia in carcere. Per i giudici Corradetti deve restare in carcere per avere avuto "un ruolo deciso negli scontri avvenuti nella zona di palazzo Chigi" mentre Pilosio "ha ammesso di volere occupare il Parlamento".

Per i magistrati sussistono "gravi indizi di colpevolezza ed esigenze cautelari per la gravità dei fatti contestati". Per Maurizio Bortolucci e Valerio Pellegrino i magistrati hanno invece deciso gli arresti domiciliari; per Gennaro Imperatore l'obbligo di firma tre volte alla settimana, mentre il divieto di dimora a Roma è stato ordinato per l'operaio di Favara, in provincia di Agrigento, Calogero Russello. Quest'ultimo è accusato di lesioni aggravate per avere lanciato una pala in direzione di alcuni fotografi e videomaker nel corso dei tafferugli avvenuti nella zona di via del Corso.

UN AGENTE SI DENUNCIA – In mattinata invece un agente di polizia si è presentato spontaneamente in Questura dopo essere stato immortalato in un video in cui colpisce un manifestante a terra durante la manifestazione di sabato scorso. Il poliziotto sarà segnalato all'autorità giudiziaria. Un dirigente della polizia è risultato del tutto estraneo ai fatti. L'autore del post che lo “denunciava” è stato denunciato per diffamazione e calunnia. 

LE MOZIONI – La politica intanto non sta a guardare rispetto ai gravi fatti dello scorso weekend. Con una mozione il Pd ha chiesto lo scioglimento di Forza Nuova e di "tutte le altre formazioni che si richiamano al fascismo". La mossa mira anche a portare allo scoperto quelli che Enrico Letta ha definito "i legami ambigui" della destra.

Gli schieramenti si sono formati al volo. Iv ne ha presentata una sua sulla stessa linea, come anche Leu, la cui mozione è stata firmata anche da Liliana Segre. Il M5s ha firmato la mozione del Pd, con Giuseppe Conte che ha precisato: non si devono "ignorare le proteste di piazza, quelle legittime e pacifiche". I Ieader di centrodestra - Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi - hanno presentato un testo loro che, ha spiegato la Lega, chieda "interventi contro tutte le realtà eversive", perché "non è che la violenza dei centri sociali sia da meno", ha detto Matteo Salvini.

(Unioneonline/D)

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