Assolto. Dopo un anno trascorso in carcerazione preventiva, Silvio Scaglia, fondatore di Fastweb, è stato prosciolto dalle accuse insieme ad altre 6 persone, che così escono dal processo per una maxi truffa e un maxi riciclaggio da 2 miliardi di euro.

Diciotto persone invece sono state condannate dai giudici della I sezione penale romana, tra queste l'imprenditore Gennaro Mokbel (15 anni), sua moglie Giorgia Ricci (8 anni), il consulente Carlo Focarelli (11), l'ufficiale della Guardia di finanza Luca Berriola (7), e l'avvocato Paolo Colosimo (5 anni e 4 mesi).

La vicenda era iniziata due anni e mezzo fa, con un'inchiesta che faceva riferimento a una "Frode Carosello": agli imputati venivano contestati i reati di associazione a delinquere transnazionale pluriaggravata finalizzata al riciclaggio, l'intestazione fittizia di beni, l'evasione fiscale, il reinvestimento di proventi illeciti e vari delitti contro la pubblica amministrazione. Fulcro della truffa, creare ingenti "poste passive di bilancio dovute alle apparenti uscite di centinaia di milioni di euro in favore di società cartiere. Le ingenti somme di denaro apparentemente spese per pagare l'Iva in favore delle cartiere consentivano a Fastweb e Tis di realizzare fondi neri per enormi valori". Queste operazioni, pero, servivano solo 2a utilizzare liberamente il denaro incassato attraverso il pagamento dell'Iva versata dai clienti di Fastweb e Telecom Italia Sparkle e che non era mai stato versato all'erario".

"Per me è finito un incubo - ha dichiarato Scaglia fuori dal tribunale - E' stata una battaglia durissima, che non doveva neanche iniziare. Un pensiero va alle tante persone che soffrono in carcere ingiustizie simili. Sono contento di aver avuto fiducia nella giustizia fino in fondo".
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