Ha ammesso di aver avuto una relazione sentimentale con una studentessa minorenne.

Ma, si è giustificato il prof, la ragazza avrebbe compiuto diciotto anni nel corso dell’anno scolastico, la madre della giovane sapeva ed era consenziente, e lui e l’allieva hanno vissuto il loro “amore” fuori dalla scuola.

Parole che però non sono bastate in nessun grado di giudizio: anche la Cassazione ha deciso la destituzione dal servizio ma con un’aggiunta non da poco. Il professore non potrà avere in futuro alcun accesso al mondo della scuola, in nessuna posizione, né a qualsiasi altra forma di pubblico impiego. Bandito insomma da ogni istituto.

I fatti risalgono al periodo che va dall’ottobre del 2016 al marzo 2017 in una scuola superiore della periferia est di Milano. Poiché la ragazza aveva 17 anni e non meno di 16 (in quel caso la relazione si sarebbe configurata come un vero e proprio reato e il docente sarebbe stato denunciato) il ministero dell’Istruzione nel maggio 2018 aveva deciso la massima sanzione amministrativa: appunto la destituzione. 

Era stato il prof a portare la cosa in Tribunale, come racconta il Corriere, facendo ricorso contro la decisione e cercando di ammorbidire la condanna.

Non ci è riuscito: secondo i giudici “il disvalore delle condotte emergeva in tutta la sua gravità considerando, da un lato, il ruolo di responsabilità e la funzione educativa assegnati al docente e, dall’altro, il fatto che gli studenti a lui affidati attraversavano un’età obiettivamente critica sotto il profilo dello sviluppo della personalità e delle modalità di interazione sociale”.

Insomma “una grave violazione dei doveri inerenti alla funzione educativa”. 

(Unioneonline/D)

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