Motorini che girano in gruppi nei quartieri del centro di Napoli, si incuneano tra i vicoli stretti della città. Ma questa volta non sparano, si fermano, consegnano la spesa e ripartono a missione compiuta.

Non sono i raid dei giovani camorristi che esplodono colpi all'impazzata, che da anni seminano il terrore tra i residenti per affermare la propria supremazia sul territorio.

Sono stese di solidarietà, quelle ai tempi del coronavirus.

I volontari partono dai Quartieri Spagnoli, dalla sede dell'associazione "Tabita onlus" e girano i vari quartieri del centro per consegnare a domicilio la spesa con i generi di prima necessità ai più bisognosi.

E attraversano proprio quelle strade che sino a poco tempo fa erano teatro delle stese della camorra.

"La gente apprezza, c'è chi si commuove e c'è chi anche li ferma non per sè ma per indicare altri casi di gente che vive nei bassi nel dedalo dei vicoli dei Quartieri Spagnoli", sottolinea Mimmo Pazzi, presidente dell'associazione.

(Unioneonline/L)
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