Anche i parroci, nei nostri paesi, sono a scavalco, come i segretari comunali.

E non per crisi di vocazioni, nel secondo caso. Il risparmio nella pubblica amministrazione grava soprattutto sull’ultimo avamposto dello Stato, il Municipio. E i sindaci, dopo aver difeso inutilmente scuola, poste, banca, caserma e persino il sacerdote, devono condividere con i colleghi, dirigenti, vigili urbani...

Non sorprenda, allora, come titolavamo in prima pagina giovedì, che in Sardegna muoia un Comune al mese: lo spopolamento sottrae ogni anno 5mila anime ai nostri paesi.

Un po’ come se ogni 30 giorni scomparisse - l’esempio è del presidente dell’Anci, Emiliano Deiana - un centro come Nughedu Santa Vittoria. In un’Isola che ha fatto da apripista in Europa per le strade digitali e ha investito molto (e male?) nel Master and Back, non torna nessuno.

Prendiamo Banari, un paese ricco di cultura e di idee.

I telefonini sono muti, il Wi-Fi un sogno. Un giovane banarese potrebbe pensare di investire a casa sua? Citavamo Nughedu Santa Vittoria. Qualche anno fa il primo cittadino Francesco Mura accese un falò davanti alla chiesa di San Giacomo per mandare segnali di fumo agli operatori telefonici. Benvenuti in Sardegna.

Ecco, non sorprenda che stia nascendo il partito dei sindaci. Chissà che lassù qualcuno non senta.
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