Pugni, calci e sputi contro il nonno: "Devi morire di fame"
Denunciato 26enne: la vittima lo aveva accolto in casa, ma da tre anni viveva in un vero e proprio incuboPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Pugni, calci, sputi, poi l'"augurio" a una morte per inedia.
È il trattamento che un ragazzo di 26 anni riservava puntualmente al nonno, disabile e ultrasettantenne, con cui viveva da quando i suoi genitori si erano separati.
L'anziano veniva costretto a cenare chiuso in camera oppure a non accendere la luce di sera in casa.
Una situazione che andava avanti da almeno tre anni, finché al culmine di un'accesa lite il ragazzo è arrivato a picchiarlo e spedirlo in ospedale.
L'uomo a quel punto ha deciso di presentarsi in caserma e raccontare tutto.
Il giovane è stato destinatario di una misura cautelare di allontanamento dall'abitazione col divieto di farvi rientro, applicata dal gip del tribunale di Reggio su richiesta della Procura.
(Unioneonline/D)