Papa Francesco, il viaggio a Milano termina con un bagno di folla a San Siro
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Ingresso da rockstar per Papa Francesco allo stadio Meazza a San Siro.
Dopo il milione di persone al parco di Monza, i centomila lungo i percorsi in piazza Duomo, lo stadio è gremito (circa 80mila fedeli) per l'incontro del Santo Padre con i cresimandi e i cresimati, ultima tappa della visita di Bergoglio a Milano.
Sono questi i numeri della giornata di Papa Francesco a Milano, storica perché prima visita del Pontefice nella diocesi del capoluogo lombardo.
Bergoglio è arrivato in mattinata all'aeroporto di Linate accolto dalle autorità, il sindaco Giuseppe Sala, il cardinale Angelo Scola e il governatore Roberto Maroni.
VISITA ALLE CASE BIANCHE - Francesco ha voluto cominciare la sua visita dagli "ultimi", dalle periferie della città. La sua prima tappa sono state così le Case Bianche di via Salomone, nel quartiere Forlanini.
Qui, tra la folla e un tappeto di sciarpe gialle e azzurre, è entrato nelle case di due famiglie.
"Vengo da semplice sacerdote. Siete voi che mi accogliete all’ingresso a Milano - ha detto poi ai migliaia di residenti lì ad ascoltarlo - e questo è un grande dono per me: entrare nella città incontrando dei volti, delle famiglie, una comunità".
FOLLA IN PIAZZA DUOMO - Alle 10 è arrivato in piazza Duomo per l'Angelus. Prima ha pregato nella cattedrale davanti a quattromila religiosi, poi finalmente è uscito sul sagrato per salutare le oltre centomila persone che lo aspettavano dalle 7.
CODE E CONTROLLI IN PIAZZA DUOMO - VIDEO:
IL CARCERE DI SAN VITTORE - Terza tappa di Francesco al carcere di San Vittore. Qui il Pontefice ha fatto in modo di vedere tutte le 900 persone rinchiuse nella casa circondariale, pranzando con un centinaio di loro. Nel menù risotto e cotoletta, tutto preparato dalle detenute della cooperativa "Libera cucina".
AL PARCO DI MONZA - Un milione di persone ha atteso la messa del Papa al parco di Monza, il più grande d'Europa, tra canti e balli. "Superiamo i nostri limiti - ha detto Francesco durante l'omelia. Milanesi, sì, ambrosiani, certo, ma parte del grande Popolo di Dio. Un popolo formato da mille volti, storie e provenienze, un popolo multiculturale e multietnico. Questa è una delle nostre ricchezze".