«No Lgbt»: 13enne sale dalla ringhiera per evitare la “scala dell’inclusione”. Dopo la nota scoppia il caso
I genitori: «Inaccettabile». Il preside: «Punito non per le idee, ma perché ha fatto una cosa pericolosa»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Sono contrario alla comunità Lgbt». Con questa motivazione un ragazzino di 13 anni si sarebbe rifiutato di usare una scala dipinta con i colori arcobaleno per sensibilizzare sull’inclusione. Un rifiuto categorico, al punto che si sarebbe arrampicato lungo la ringhiera, mettendo a repentaglio la propria incolumità. Per questo lo studente ha rimediato una nota.
L’episodio, avvenuto in una scuola media di Verona e riferito dalla stampa locale e dal Corriere della Sera, è diventato un caso.
L'istituto ha precisato che lo studente ha ricevuto la sanzione «per essersi messo in una situazione di pericolo», non per le idee manifestate, «contrarie alle istanze Lgbt», come il ragazzo ha effettivamente confermato una volta sentito dal preside.
I genitori del ragazzino hanno invece definito «inaccettabili» le motivazioni della punizione data al figlio e hanno scritto al ministro dell'istruzione, Giuseppe Valditara, chiedendone l'intervento.
D’accordo con i genitori anche il deputato leghista Rossano Sasso: «Non possiamo – ha scritto su Facebook – voler inculcare nei giovani, a forza, la cultura gender. E bene hanno fatto i genitori del ragazzo a chiedere l’intervento del Ministro Valditara che ha avviato gli accertamenti del caso».
La “scala arcobaleno” al centro della vicenda riporta sui gradini parole quali “rispetto”, “tolleranza”, “ascolto”, “accoglienza” ed era stata dipinta un anno fa dagli studenti del plesso in occasione della Giornata contro l'omofobia.
Sul fatto è intervenuto anche l’assessore comunale ai diritti umani del Comune di Verona, Jacopo Buffolo: «Si sta cercando di sollevare un caso intorno ad un episodio scolastico, che sembra costruito su una narrazione strumentale».
(Unioneonline)