La detenzione di Navalny, dovuta alle sue «idee» e al suo «desiderio di libertà», ricorda «i tempi più bui della storia».

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella commenta la morte del dissidente russo, nemico numero 1 di Vladimir Putin, nel carcere di Kharp in cui era detenuto.

«La morte di Aleksej Navalnyj rappresenta la peggiore e più ingiusta conclusione di una vicenda umana e politica che ha scosso le coscienze dell'opinione pubblica mondiale. Per le sue idee e per il suo desiderio di libertà Navalnyj è stato condannato a una lunga detenzione in condizioni durissime», scrive il Capo dello Stato in una dichiarazione.

«Un prezzo iniquo e inaccettabile, che riporta alla memoria i tempi più bui della storia. Tempi che speravamo di non dover più rivivere. Il suo coraggio resterà di richiamo per tutti. Esprimo alla famiglia di Aleksej Navalnyj il cordoglio e la vicinanza della Repubblica italiana», conclude Mattarella.

(Unioneonline/L)

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