Si conclude con una assoluzione "perché il fatto non sussiste" il processo ad Alessandro Albertini e Luca Vanneschi, accusati della tentata violenza sessuale di gruppo ai danni di Martina Rossi, la studentessa genovese deceduta il 3 agosto 2011 dopo essere precipita da un balcone a Palma di Maiorca.

È questa, dunque, la decisione dei giudici della Corte di appello di Firenze.

Secondo l'accusa, la giovane stava scappando da un tentativo di stupro quando avvenne la caduta fatale.

E la presenza di Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni sul banco degli imputati è legata al fatto che Martina, quel tragico giorno, precipitò proprio dal balcone della loro camera, la numero 609 dell'hotel Santa Ana.

Il processo si sarebbe dovuto concludere lo scorso 11 marzo, ma l'emergenza Covid ha allungato i tempi. E nel frattempo è andato in prescrizione, lo scorso novembre, l'altro reato che veniva imputato ai due ragazzi, ovvero quello di "morte in conseguenza di altro reato" e per il quale in primo grado erano stati condannati ad altri tre anni.

I genitori di Martina, Bruno Rossi e Franca Murialdo, non vogliono però arrendersi e continuano a chiedere giustizia per la loro figlia. I due avevano anche scritto al ministro Bonfaede, chiedendo che si facesse qualcosa per evitare la prescrizione di reati che hanno portato alla morte di una persona.

(Unioneonline/v.l.)
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