Miozzo: "Scordiamoci il Natale tradizionale, ma dal 4 dicembre possibili aperture bar e ristoranti"
"Anche se la curva scendesse nelle prossime settimane, l'andamento della pandemia è molto pesante"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Mentre le Regioni trattano con l'esecutivo per ottenere allentamenti delle misure restrittive, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo dagli studi di Porta a Porta lancia un preciso messaggio: "Se anche la curva dovesse scendere nelle prossime settimane, noi un Natale tradizionale ce lo dobbiamo scordare".
"Possiamo immaginare un Natale più sereno, più legato alle tradizioni squisitamente familiari", apre, ma avverte: "L'andamento della pandemia è ancora molto pesante, i numeri sono forti anche se apparentemente questa curva sembra stabilizzarsi. Le centinaia di vittime che abbiamo tutti i giorni ci stanno a ricordare che siamo ancora nel pieno del problema".
Dopo il 4 dicembre (il 3 dicembre scade l'attuale Dpcm), tuttavia, "i negozi e i ristoranti potranno probabilmente ritornare ad una seminormalità rispettando le regole" del distanziamento e del divieto di assembramenti. "Sarà una quasi normalità, non un liberi tutti", precisa.
Il coordinatore del Cts parla anche di scuola: "Il rischio all'interno è sicuramente inferiore che all'esterno, è molto più probabile per i ragazzi contagiarsi passando la mattinata in un centro commerciale, davanti a un bar, in un'aggregazione non controllata. Nell'orario di scuola devi avere la mascherina che è garantita per tutti, sei obbligato a sanificarti e mantenere le distanze".
(Unioneonline/L)