Marcello Foa è il nuovo presidente della Rai.

Il giornalista italo-svizzero ha ottenuto il via libera della commissione di Vigilanza con i voti favorevoli di Lega, M5S, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Non hanno partecipato al voto in segno di protesta i parlamentari del Pd e Pier Ferdinando Casini. LeU ha votato no.

"Voglio una Rai in cui tutti si riconoscano indipendentemente dal colore politico - ha detto prima di essere eletto in audizione in commissione di Vigilanza -. Una Rai che sia per sempre e di più dei cittadini italiani. Se vorrete accordarmi questo compito, per me sarà un onore, un orgoglio e una missione".

Foa ha poi concluso: "Il mio obiettivo è far crescere la Rai e promuovere l'informazione oggettiva, premiare l'indipendenza, la meritocrazia e la professionalità, oltre ad ampliare la missione culturale dell'azienda. La Rai deve proporre un pluralismo politico, culturale, religioso e nel rispetto di tutti. Questo significa contribuire alla crescita della società secondo i principi dell'inclusione, tutelando l'unità, l'identità e la cultura italiana e i valori sanciti dalla Costituzione".

Secondo quanto riferito da fonti vicine alla Rai, Lega e Movimento Cinque Stelle avrebbero deciso di affrontare le direzioni di tg e reti con uno schema equilibrato. Se il telegiornale andasse ai pentastellati il direttore di rete toccherebbe al Carroccio e viceversa.

Stando a questo schema il Tg1 sarebbe conteso tra Gennaro San Giuliano (Lega) e Alberto Matano (Movimento Cinque Stelle).

(Unioneonline/M-D)

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