Si scatena la polemica dopo le parole del sindaco di Como Alessandro Rapinese che, in un’intervista rilasciata circa lo stupro, nella notte tra sabato e domenica, commesso da un senzatetto pachistano ai danni di una donna senza fissa dimora di 56 anni, a proposito degli immigrati clandestini ha commentato: “Mentre si attende che vengano rimpatriati ci sono ampie zone deserte della Barbagia che potrebbero ospitarli”.

“Se io fossi il legislatore non consentirei la libera circolazione a chi non ha i documenti in regola – le sue precise parole –  come nel caso del pachistano che ha violentato e ferito la donna nella cabina telefonica a Porta Torre. E mentre si attende che vengano rimpatriati ci sono ampie zone deserte della Barbagia che potrebbero ospitarli”.

LE REAZIONI – “Sembra di risentire certe espressioni risalenti agli anni ‘60 del secolo scorso, gli anni del banditismo sardo, quando Ricciardetto, notista di Epoca, scriveva che bisognava buttare il napalm sul Supramonte” le parole di Felice Tiragallo, antropologo dell'Università di Cagliari, che vede nelle parole del sindaco di Como il retaggio “di una mentalità coloniale”, manifestazioni “che vengono fuori di tanto in tanto. Una catena di pregiudizi, luoghi comuni e stereotipi che infestano ancora il pensiero comune di parte della società civile. Non ne farei neanche un discorso specifico del Nord Italia, o di certe zone amministrate ad esempio da forme di criptoleghismo. Sono pregiudizi collegati a idee che vengono da prima nel tempo, stereotipi della Barbagia come luogo di punizione”.

Lapidario il consigliere regionale del Pd, Salvatore Corrias: “Non possiamo accettare i soliti beceri luoghi comuni da chi dovrebbe rappresentare la civiltà a tutto tondo”.

"Siamo sicuri che il sindaco di Como, tal Alessandro Rapinese, voglia prontamente scusarsi con tutti i barbaricini e tutti i sardi per l'infelice battuta sulle zone desertiche della stessa Barbagia in cui trasportare gli immigrati e siamo altrettanto sicuri che non si limiterà a parole ma lo voglia fare comprando degli spazi pubblicitari nella sua città e nei quotidiani lariani pubblicizzando la prossima edizione di 'Autunno in Barbagia', manifestazione consolidata che parte a settembre e finisce a dicembre, in cui ogni fine settimana i centri barbaricini mostrano i propri tesori artistici, ambientali, culturali e culinari" le parole del deputato sardo di FdI, Salvatore Deidda. "Lo aspettiamo per fargli verificare di persona come sia stata infelice la sua battuta, su un tema in cui dimostra la propria incompetenza e un non sopportabile qualunquismo", conclude Deidda insieme al sindaco di Belvì e presidente Provinciale di Fdi Nuoro, Maurizio Cadau.

"La zona deserta è la sua testa, non la Barbagia". Così Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia.

“Ormai l'inflazione di stupidaggini è a tripla cifra”, scrive su Twitter Pier Luigi Bersani

Per Romina Mura (Pd), presidente della commissione Lavoro della Camera, “il clima elettorale sta offuscando la lucidità di giudizio di qualche personaggio in cerca d'autore. Il sindaco di Como sappia che in Barbagia, quando siamo stati chiamati a farlo, noi abbiamo accolto gli immigrati nel migliore dei modi. Con la nostra cultura di sempre, che è quella dell'aggiungi un posto a tavola. Se vuole c'è un posto anche per lui: avrà l'occasione di provare l'ospitalità della Sardegna. E anche l'orgoglio di un popolo che sa farsi rispettare".

Intanto c'è apprensione per eventuali effetti di questa esternazione che rischia di far salire la tensione sulla sfida del campionato di serie B che si terrà sabato 13 proprio a Como contro il Cagliari

LA REPLICA – Travolto dalle critiche, il sindaco ha voluto dire la sua per chiarire che è “un amante della Sardegna” e ha "tantissimi amici sardi”. “Ho fatto riferimento alla Barbagia solo ed esclusivamente perché so che è una zona sotto abitata. Non ho nulla contro la Sardegna e conosco bene anche il loro attaccamento alla terra: non ho considerato che potessero offendersi né tanto meno era il mio intento. Ora cercherò delle zone poco abitate anche nel Comasco o in altri luoghi e la prossima volta userò quelle come esempio”, ha concluso.
 

(Unioneonline/v.l.)

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