M5S all'attacco: "Revocare concessione a Autostrade, si dimettano i vertici"
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il Movimento 5 Stelle ha individuato i responsabili della tragedia che ieri, poco prima di mezzogiorno, ha colpito Genova e lasciato attonita l'Italia intera.
Il crollo del ponte Morandi con le sue 35 vittime è colpa dei vertici di Autostrade per l'Italia.
Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli - che ieri se la prendeva con i tir polacchi che viaggiano sovraccarichi - lancia l'accusa su Facebook, chiedendo le dimissioni dei vertici e annunciando una revoca delle concessioni, il vicepremier e capo politico Luigi Di Maio lo segue a ruota.
"I vertici di Autostrade per l'Italia devono dimettersi prima di tutto", scrive Toninelli. "E visto che ci sono state gravi inadempienze, annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l'eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro. Se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade, lo farà lo Stato".
Continua il ministro: "Provo rabbia perché in un Paese civile non si può morire per un ponte che crolla. Lo voglio ribadire con ancora più forza. Chi ha colpe per questa tragedia ingiustificabile dovrà essere punito. Alle società che gestiscono le nostre autostrade sborsiamo i pedaggi più cari d'europa mentre loro pagano concessioni a prezzi vergognosi. Incassano miliardi, versando in tasse pochi milioni e non fanno neanche la manutenzione che sarebbe necessaria a ponti e assi viari".
"Contempoeraneamente a questi atti doverosi - prosegue Toninelli - dobbiamo badare a ricostruire e manutenere, investire soldi per la cura e la ristrutturazione dell'esistente. Ci sarà un vero e proprio piano Marshall per la messa in sicurezza delle nostre infrastrutture, molte delle quali sono state costruite negli anni '60 e '70. Mai più stragi come quella di Genova".
Poi arriva il turno di Di Maio, per cui i responsabili "hanno un nome e un cognome". Autostrade per l'Italia, appunto. "Abbiamo avuto il mito del privato - dichiara il vicepremier in un'intervista radiofonica - si è detto che sarebbe stato meglio far gestire ai privati. Ci troviamo con uno dei più grandi concessionari europei che ci dice che quel ponte era in sicurezza e niente faceva pensare a un tale crollo strutturale. Si dimettano i vertici, perché evidentemente la manutenzione non è stata fatta".
E anche Matteo Salvini si dice d'accordo con Toninelli: "La revoca delle concessioni è il minimo", tuona il ministro dell'Interno. "Scriverò a tutti i concessionari privati per chiedere quale parte dei bilanci viene reinvestita nella sicurezza stradale e ferroviaria".
Autostrade per l'Italia ieri, subito dopo la tragedia, aveva parlato di qualcosa di "inaspettato e imprevisto". "Nulla lasciava presagire che potesse accadere, non c'era assolutamente nessun elemento per considerare il ponte pericoloso".
In una nota l'azienda avava comunicato che "sulla struttura erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto" e che, "come da progetto, era stato installato un carro - ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione". E ancora: "I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova".
E dopo le polemiche, arriva un'ulteriore precisazione della società della famiglia Benetton: "L'infrastruttura era monitorata con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive realizzate mediante apparecchiature altamente specialistiche. Gli esiti della attività di monitoraggio e della attività di verifica svolte da autorevole soggetti esterni hanno sempre fornito adeguate rassicurazioni sullo stato dell'infrastruttura".
Dichiarazioni che stonano contro quelle dei tanti che su quel viadotto ci passavano tutti i giorni e che lo vedevano pericolante, o quelle di chi parla senza mezzi termini di disastro annunciato.
(Unioneonline/L)
IL CROLLO:
LE IMMAGINI DELLA TRAGEDIA:
I VOLTI DELLE VITTIME:
LA SINISTRA PROFEZIA:
LE STORIE DELLE VITTIME:
L'EX PORTIERE DEL CAGLIARI:
LE REAZIONI DALL'ITALIA E DAL MONDO:
LA SOLIDARIETÀ DELLA GIUNTA PIGLIARU:
LA STORIA DEL PONTE: