È morto all'ospedale di Verona uno dei sei operai feriti venerdì notte nell'incidente all'Aluminium di Bolzano, fabbrica in cui si produce alluminio dal 1936. L'uomo di origine straniera, le cui generalità per il momento non sono state comunicate, era stato trasportato di notte in elicottero al reparto grandi ustionati di Borgo Trento, dove però ieri sera è deceduto per la gravità delle ferite.

L’esplosione si è verificata durante la fase di colatura e raffreddamento di alluminio fuso in uno stampo. Lo scenario che si è presentato ai soccorritori è stato apocalittico: la deflagrazione ha sfondato le pareti del reparto di produzione. Mentre i pompieri hanno iniziato con i lavori di spegnimento, i feriti sono stati portati in un primo momento all'ospedale di Bolzano. Vista la gravità delle ferite è stato deciso poi il loro trasferimento.

L'esatta dinamica dovrà essere stabilita da periti che saranno nominati dalla Procura di Bolzano: «Allo stato attuale non vi sono ancora degli indagati, dovendo gli organi accertatori ricostruire le posizioni di garanzia all'interno dello stabilimento sulla base della documentazione aziendale che è stata acquisita ad esito dei primi interventi», informa la Procura.

«Non è più accettabile rischiare la vita per lavorare», hanno affermato Fim, Fiom e Uilm Alto Adige, proclamando per domani otto ore di sciopero alla Aluminium Bozen e quattro ore di sciopero del settore metalmeccanico a livello provinciale. È previsto anche un presidio dalle ore 10 davanti allo stabilimento. L'azienda esprime in una nota «massima vicinanza ai lavoratori» e alle loro famiglie e assicura «completa collaborazione per chiarire quanto accaduto».

(Unioneonline/D)

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